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Se hai vent’anni rimani in Italia

Creato il 13 ottobre 2014 da Alessandro Zorco @alessandrozorco

Leggendo un articolo della testata online Fanpage dal titolo “Se hai vent’anni vattene dall’Italia” (eccolo), pur condividendone alcuni spunti, mi sono venute in mente delle considerazioni di tenore opposto che, a un giovane incerto sul proprio futuro, mi porterebbero invece a dire: “Se hai vent’anni prova a rimanere in Italia”.

Se hai vent’anni rimani in Italia

Gli direi rimani, perché anche se è vero che non c’è lavoro e ci sono difficoltà che sembrano insormontabili, a vent’anni hai sogni ed energie in abbondanza per contribuire a cambiare le cose.

Rimani, perché è anche grazie ai ragazzi come te, alla loro voglia di crescere, di imparare e di impegnarsi, che la nostra nazione potrà diventare una nazione migliore.

Rimani, perché qui le cose potranno cambiare veramente solo se ci saranno tante persone oneste e competenti che con il loro impegno continueranno a dire no alla mafia, alla corruzione e al malaffare. Chi comanda ha tutto l’interesse ad un Paese senza speranza perché le energie pulite fanno paura al potere.

Rimani: tanti ragazzi come te, nel tentativo di affermare i loro ideali, stanno dando un grande contributo alla lotta contro l’illegalità.

Gli direi rimani: solo accettando i rischi e rimanendo nella sua terra dove lo studio era proibito e le donne non hanno diritti, Malala, una ragazza di soli diciassette anni continua a lottare davanti al mondo, nonostante le minacce degli integralisti talebani, per il diritto all’istruzione di tutti i bambini.

Rimani se hai l’ambizione di impegnarti, di accettare il sacrificio per il bene della terra in cui vivi. Le difficoltà sono tante, ma riuscirai a superarle se davanti al tuo successo personale metterai il bene della tua comunità.

Rimani. Perché la vita non è solo la ricerca delle comodità e delle opportunità migliori, per quanto legittime. E’ anche sacrificio, sfida e lotta.

Segui i tuoi sogni, viaggia se puoi, conosci culture diverse dalla tua, ma ritorna ricco di esperienze a casa e impegnati per la tua nazione, la tua regione e il tuo territorio.

Rimani. Impegnati, studia, fai progetti a lunga scadenza. Approfitta di tutte le occasioni per imparare e informarti. E anche se ti viene il voltastomaco per le notizie che leggi sui giornali, non arrenderti alle cose brutte. Prova ad occuparti di politica ed economia, senza pensare che siano cose troppo difficili e inutili per te.

Rimani perché, nonostante tutto, in Italia non ci sono soltanto persone colluse con il potere: c’è anche tanta gente che si impegna e fa il proprio dovere con grande senso civico.

Rimani, lotta per il bene e non ascoltare mai chi giustifica la violenza e ne diventa complice. Scegliti dei buoni maestri che ti aiutino a crescere e ad avere un pensiero libero, nel rispetto degli altri. Perché di cattivi maestri è pieno il mondo.

Malala, la bambina pakistana, ha avuto come maestro suo padre. Un poeta e un uomo libero che ha saputo addirittura accettare il rischio che sua figlia venisse uccisa, pur di permetterle di essere una persona libera. Quando ha parlato davanti all’Onu per difendere i diritti degli altri bambini (ecco il suo discorso), Malala indossava lo scialle di Benazir Bhutto, testimonianza che la lotta per la pace e la libertà non può mai essere fermata dalla violenza e dagli attentati.

Malala - Rimani

 

Rimani, raccogli il testimone dei tuoi genitori e dei tuoi nonni. Imprimi dentro di te i segni della saggezza degli anziani. Coltiva le tue radici. Riscopri le tue tradizioni.

Rimani, con la tua voglia di pulizia e di impegno. Finché a un certo punto della vita capirai che sei diventato un uomo. Che la tua caparbietà e il tuo sforzo non sono stati inutili. Che sei cambiato in meglio e che anche grazie a te è cambiata un po’ anche l’Italia. E il mondo.


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