Non è una favola post-moderna, parliamo della scomposta reazione dell'ex mini-ministro della disfunzione pubblica, quel Renato Brunetta, campione della furia contro i pubblici dipendenti.
Recentemente, i sindacati hanno concordato con l'attuale ministro, Patroni Griffi, un protocollo d'intesa che alleggerisce le molte contraddizioni e le pessime impostazioni della cosiddetta riforma Brunetta sul Pubblico Impiego.
Cosa ci prospetta, si chiede Brunetta, il ministro Patroni Griffi? ''Niente licenziamenti economici, niente mobilita', niente responsabilita' dei dirigenti, niente merito individuale con relativi premi, niente trasparenza, nessuna accelerazione sull'e-government, vale a dire sull'informatizzazione dei processi burocratici e sull'eliminazione della carta. Quella che ci si prospetta - continua - e' una resa alla cattiva burocrazia e al cattivo sindacato, che in questi anni quelle riforme hanno osteggiato''.
Queste esternazioni, pubblicate dalla stampa nazionale, mostrano tutto il disappunto di Brunetta su chi cerca di rimediare, anche parzialmente, allo smantellamento della P.A.
Insomma, guai a contraddire le mire dei distruttori di tutto ciò che è pubblico!