Ad Age riprende i risultati di un’indagine svolta da Ipsos Observer tesa ad investigare livello di partecipazione dei lettori dei quotidiani online in termini di propensione ed interesse a commentare gli articoli.
Ben il 63% dei lettori non pare commenta mai o quasi mai gli articoli proposti e il 50% del campione dichiara indifferenza rispetto all’ipotesi di eliminare la possibilità di commentare, caricare foto e video…etc. Tendenza che è omogenea a tutte le fascie d’eta ad esclusione di coloro tra i 18 ed i 24 anni.
Sulla base dei dati emergenti sarebbe dunque legittimo ipotizzare l’inconsistenza delle teorie che vedono nella partecipazione e nella co-creazione dei lettori elemento centrale del nuovo ecosistema dell’informazione.
Si tratterebbe di un’interpretazione tanto fuorviante quanto pericolosa per il futuro dei giornali e, più in generale, per lo sviluppo futuro dell’informazione.I commenti sul sito al fondo del tema proposto sono solo una delle possibilità, opzione scarsamente esercitata non perchè non vi sia interesse o partecipazione bensì perchè viene esercitata in modo diverso utilizzando principalmente piattaforme di microblogging e social network. Le persone commentano indirettamente attraverso Twitter e gli altri strumenti disponibili. Si tratta di una tendenza sempre più consolidata che, banalmente, chiunque abbia un blog ha certamente avuto modo di constatare.
E’ un elemento che pone l’accento sulla necessità di ascoltare e non solo promuovere i propri contenuti attraverso i social media ed evidenzia la necessità di nuovi approcci e strumenti per un maggior coinvolgimento dei lettori all’interno del sito web dei quotidiani.