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Se il cuore non basta

Creato il 19 novembre 2011 da Domenico11
Se il cuore non basta
Il dato preoccupante, sul quale riflettere, è che il Pulici perde colpi. Non per la prestazione, quella è accettabile. Nella composizione delle squadre l’allievo (Simone) ha però superato il maestro, anche se dalla prossima settimana tutto tornerà come prima. Salvo imprevisti, dovrei tornare, per cui, a meno che il dissidio non sia insanabile, giocheranno di nuovo nella stessa squadra. Forse qualcosa si è rotto, ma Ntoni e Mario sono pronti ad indossare la divisa di pompieri.
La partita. Ceo e Mello ce l’hanno messa tutta, ma la squadra ha pagato la serata storta di Penna e la prestazione (se si può considerarla tale) di Santino. Neanche il Pulici ha brillato, ma alla fine 4 gol li ha pur sempre realizzati. Il pallino del gioco, nonostante l’altalena del risultato (9-7 il finale) è sempre rimasto in mano alla squadra di Ntoni e Simone, il vero artefice della vittoria. Nota positiva per Vittorio, quattro volte a segno.
Squadra A
Ceo: 8 – Para tutto ciò che c’è da parare e, compresa la gravità della situazione, assume l’iniziativa avventurandosi palla al piede in avanti. Colpisce un palo e riesce anche a realizzare il 3-3 al termine di un’azione solitaria conclusa con un diagonale forte e preciso. Tuttofare
Penna: 4,5 – Spento, smarrito, svogliato. Battibecca di continuo con Santino, che in effetti è un albero piantato nella metà campo avversaria. Rischia di strappare un piede a Mello e si intestardisce a giocare da solo. Colpisce un palo e segna due reti, l’ultimo inutile, sul fischio della sirena. Egoista
Mello: 7 – In versione “total winter”, si rivela un leader pronto a redarguire i compagni che parlano troppo e corrono poco. Molto attento in fase difensiva, con chiusure e diagonali puntuali, prende per mano la squadra ma non riesce a portarla in salvo, nonostante due assist al bacio. Gagliardo
Santino: 3 – Divora un gol dopo pochi minuti, quando già comincia ad avere un fiatone preoccupante. Respinge sulla linea della porta avversaria una conclusione a botta sicura del Pulici. Non ne imbrocca una neanche per sbaglio e finisce la partita, inspiegabilmente, in preda ai crampi. Non pervenuto
Pulici: 6,5 – Non ha lo spunto delle serate migliori, nonostante i 4 gol. Memorabili due progressioni concluse sulla rete di recinzione, con i compagni a spiegargli che il campo di gioco è il rettangolo delimitato dalle strisce bianche, e il clamoroso autogol sfiorato con una palombella da centrocampo stampatasi sulla traversa. Sarebbe stato il miglior gol della sua carriera. Spaesato
Squadra B
Gabriele: 6,5 – Sbroglia un paio di situazioni ingarbugliate quando ancora il risultato è in equilibrio, ma ha sulla coscienza il primo gol di Penna, che aveva portato immeritatamente in vantaggio i suoi e aveva fatto sperare nella beffa. Rischia l’autogol con una carambola dopo il palo colpito dal Pulici. Masochista
Ntoni: 6,5 – Alla seconda partita della serata, si limita all’ordinaria amministrazione, senza strafare. Realizza due gol, quello che sblocca il risultato alla mezzora e il momentaneo 5-4. Nel mezzo, un palo, un missile terra aria che attenta all’incolumità di Ceo e poco altro. Crampi alla fine, ma per lui c’è un motivo. Compitino
Simone: 8 – Egoista all’inizio, ricambiato da Ntoni, si sblocca realizzando il 2-2. Poi tanta sostanza, in difesa e in fase di costruzione. Segna di fino il 6-5, anticipando con un tocco sotto l’uscita di Ceo, e il 7-6 che spacca in due la partita. Nel finale si carica la squadra sulle spalle, fornendo pure l’assist dell’8-6 a Vittorio. Colosso
Enzo: 6,5 – Poco appariscente ma preziosissimo. Una presenza costante in ogni parte del campo. Tampona e copre, dedicandosi a un lavoro di cucitura oscuro ma redditizio. Tenta qualche soluzione in porta, ma con scarsa mira e fortuna. D’altronde, il suo compito è fare legna. Suo l’assist del 9-6. Ombra
Vittorio: 7 – Interpreta la partita con intelligenza ed esce fuori alla distanza. Sigla il 3-2 concludendo un rapido capovolgimento di fronte, azione che si ripeterà in fotocopia per il 4-4 e che diventerà la chiave del match. Fa prendere il largo alla propria squadra realizzando l’8-6 e si concede il lusso di mettere la parola fine con il 9-6. Fosforo

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