Magazine Diario personale

Se io potessi ancora

Da Johakim @Johakim
Se io potessi ancora
Se io potessi
ancora una volta ti terrei la mano,
la sentirei forte nella mia e saprei che la tua stretta non si allenterà mai.
Mi lascerei abbracciare,
e sentirei ancora il tuo profumo intenso, le mie spalle strette a te e l'abbandono dolce al sonno.
Ti sentirei parlare,
delle cose che amo, scherzando, ridendo di me, portandomi oltre con la mente e fermandomi sulle cose importanti. Ti ascolterei di più.
Ti chiederei,
delle tue paure, dei tuoi interessi, dei tuoi desideri. Ma queste sono cose che i figli non fanno. Sarei più curiosa di sapere di te.
Starei più attenta,
alle tue sofferenze ed ai tuoi sorrisi. Ti chiamerei e ti racconterei più spesso di me, appagando il tuo esser curioso. Ti terrei informato più informato di me.
Ti ringrazierei,
ad alta voce, senza timori, per avermi aiutato anche quando non mi sarebbe servito. Ti inviterei a varcare la mia soglia di casa e ti farei sedere a cenare con me.
Ti combatterei di più ed avrei meno paura di te,
porterei avanti le mie idee senza scappare, temendo il confronto. Ti farei sentire la mia voce anche se tu non la volessi sentire. Ti obbligherei all'ascolto. Avrei più fiducia nella forza delle mie idee.
Mi accorgerei del tuo male senza combatterlo,
non ti lascerei dissolvere dentro a quel tunnel.
Ti amerei di più, fosse stato possibile. Non cercherei di lottare contro le tue paranoie. Avrei dovuto capire quello che ti stava accadendo ed avrei avuto più comprensione.
Sarei stata il tuo scudo,
contro chi ti credeva un codardo. Ti avrei difeso da chi si credeva più scaltro. Tu avevi un cuore grande così. Avrei combattuto al tuo fianco.
Ti avrei sostenuto nei tuoi ultimi giorni senza avere paura di perderti. Ti avrei parlato più a lungo sapendo che mi stavi ascoltando col cuore.
Non avrei avuto paura di tenerti la mano sentendo il tuo respiro svanire,
non starei più incollata a quel muro a guardare due estranei starti vicino e commuoversi, scoprendo che uomo eri stato.
Ho avuto il tempo che ho avuto ed ora il tempo è passato.
Avrei, avresti, son parole che non servono a nulla.
Ti scrivo di quello che è stato e di quello che avrei voluto farti sentire, ma ormai tutto è cambiato.
Vorrei lasciarti una pagina di questo mio diario ed è quello che faccio.
Leggimi, padre, ascolta il mio cuore che oggi lacrima un e non sa cosa dire.
Ti penso... ed è tutto ciò che mi resta di te.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog