Si siede come sempre nella sua grande poltrona, circondata da pile di libri e di riviste mai aperte.
Sorseggia adagio la tisana insipida che ha preso il posto del caffè.
C’è stato un momento in cui ha creduto che non ce l’avrebbe fatta a tirare avanti senza caffè, ma poi ha scoperto che quello di cui non può fare a meno è stringere in mano il tazzone caldo, che è quella sensazione a favorirle i pensieri, o qualunque altra pratica svolga nel corso delle ore, o delle giornate.
(da Alice Munro, Troppa felicità, Einaudi)