Nel mondo esiste una sigla (LGBT) che identifica la comunità formata dalle persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali e le lotte dalla stessa sostenute per rivendicare i propri diritti. Con l’andare del tempo poi la stessa sigla é mutata con l’aggiunta di altre lettere ad identificare altre comunità, mi viene in mente ad esempio la Q riferita alle persone Queer e la I riferita alle persone Intersessuate, da qui il più “recente” acronimo LGBTQI.
Lettere quindi, che singolarmente identificano delle comunità e che messe assieme hanno la funzione di identificare quello che dovrebbe essere un movimento. Ma un movimento presuppone ‘obbiettivi’ e traguardi comuni e condivisi, magari non solo sulla carta e… secondo voi é così? Secondo voi c’è la stessa “sensibilità”, attenzione e visibilità verso le istanze di qualsiasi di queste comunità oppure si é autorizzati a pensare che esistano più pesi e più misure?
Non lo so o meglio un’idea ce l’ho, ma non é mia intenzione affrontare qui ed oggi i temi riguardanti la comunità LGBTQI. Oggi desideravo prendere in considerazione una sola delle lettere, per esattezza la ‘T’ e visto anche il mio incarico di addetto stampa dell’Associazione Trans Genere, volevo farmi promotore di quella che sarà la giornata di domani 20 novembre ovvero il TDOR
Il Transgender Day Of Remembrance é un appuntamento che dal 1998 si celebra per ricordare tutte le persone transessuali uccise nell’anno ed ha al centro delle sue celebrazioni il Candle-Light, una cerimonia semplice ed estremamente toccante nella quale ognuno (se vuole) ha un ruolo ed un compito; il ruolo é quello di farsi “portavoce” della vittima leggendo una sua brevissima storia (solitamente cognome, nome ed estremi del ritrovamento) ed il compito, una volta terminato, di accendere una piccola candela prima di lasciare posto al lettore e quindi alla vittima successiva.
Invito chiunque ne avesse la possibilità ad assistere a questa tanto breve quanto toccante cerimonia, a questo indirizzo troverete alcuni degli appuntamenti italiani. Ma più e prima di tutto invito tutti Voi, d’ora in avanti, in nome di quella sigla citata all’inizio di questo post, quando parlerete di OMOfobia ad aggiungere quattro semplici lettere parlando di
OMO/TRANSFOBIA
Vi dimostrerete più intelligenti, attenti e sensibili di molti altre persone che, a vario titolo, trattano argomenti come questi.
Anticipatamente grazie da parte mia e, si penso di poterlo dire, anche da parte di quelli di cui domani si leggeranno solo le generalità!