Se la vita fosse una puntata di Gilmore Girls.
Come sarebbe bella la vita se ogni giorno fosse una puntata di Gilmore Girls?
Cioè, ci sarebbero problemi, avversità, orribili eventi, ma poi alla fine della giornata tutto tornerebbe a posto e io sarei figa come Lauren Graham. Volete mettere? Cioè, una che mangia schifezze tutto il giorno, si nutre di hamburger e patatine ed è figa così, manco un brufolo.
Certo, ha una figlia secchiona e so-tutto-io come Rory, ma è esattamente come vorrei mia figlia, quindi sarebeb un idillio.
Ma poi, le capite le implicazioni di vivere ogni giorno dentro Gilmore Girls?
Non ci sarebbero mai problemi inaffrontabili, segreti celati e mai rivelati, sensi di colpa irrisolvibili, scheletri nell’armadio e buchi neri che scavano l’anima come giganteschi macchinari manovrati da invisibili folletti vestiti da nani da giardino.
O almeno, tutto si risolve in un paio di puntate e con un paio di battute divertenti, equivoci e una coppia di lacrime di commozione piccole piccole che spuntano ai lati degli occhi.
E poi tutti avrebbero un dialogare brillante e divertente, mica come certa gente che conosco e che popola mia malgrado la mia vita.
Che poi, in fondo, il mio paesino e la sua gente bizzarra ci assomiglia pure un po’ a Stars Hollow e quindi sarebbe un attimo.
Ci manca solo il ristorante di Luke. E il caffè. Tonnellate di caffè.
E la neve.
Qui non nevica mai, nel Connecticut invece sì.
Ma quanto sarebbe bello?
Ve l’ho detto che voglio andare ad abitare nel Connecticut?
Fa troppo freddo, dite?
Vabbè, non va niente. E poi le protagoniste si mettono sempre cappottini, sciarpe e cappellini adorabili.
Vi ho inquietato con le mie riflessioni?
Se sì sappiate che la colpa è solo di FoxLife, che mi rifornisce delle repliche manco fosse il mio spacciatore di fiducia (due al giorno, ben due al giorno gente!) la sera alle 19.00 e che ha rinnovato la mia dipendenza dopo anni di disintossicazione ed oblio, nonché la mia ossessione.
E voi, siete dipendenti da qualche telefilm?