Avete presente “unisci i puntini” della settimana enigmistica?
Stanotte riflettevo sul bipolarismo che sta stritolando il Paese ed in particolare la nostra generazione.
Non quello tra destra e sinistra e nemmeno quello tra laici ed estremisti cattolici che militano in partiti di ispirazione religiosa travestiti da moderati.
Ripenso ai brividi che mi fa venire Grillo quando invita le folle a distruggere i partiti.
Essi sono il motore della democrazia, esistono proprio come antidoto al fascismo e al monopartitismo. Dovevano e devono essere luoghi che si attraversano per il Paese, non luoghi in cui stagnare. Devono somigliare più ad un fiume che ad uno stagno.
Dall’altra parte la crisi in cui versano i partiti che pone le sue basi dal troppo tempo che pochi passano al potere.
Insomma da una parte chi vuole abbatterli (e alla fine ne crea altri proprio perche’ e’ l’unico spazio di ribellione concesso alla democrazia ed e’ sano questo), dall’altra un sistema che sta esplodendo fatto di nomine negli enti, di tangenti, di favori, di lavoro. Di potere.
Io penso che la maggiore responsabilita’ oggi l’abbiamo proprio noi che militiamo nei partiti. Abbiamo il dovere di impedire lo sgretolamento interno del fondamento stesso della democrazia, mandando via il prima possibile tutti coloro che alimentano la deviazione del sistema.
Tutti.
Farlo significa ridare aria ai partiti, restituire all’amministrare dignita’ e risorse. Significa citta’ più belle. Scuole più aperte. Meno rifiuti. Insomma un altro Paese. Tacere o essere conniventi e persino accettare nomine da questa gente significa essere complici.
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