Magazine Diario personale
Take Leave
the conscious mind
Found myself
to be so inclined
Why sleep
in discontent?
Oh the price
of companionship*
Dialogo in solitaria nella serata di Champions
Io: Non ci siamo stropicciati gli occhi, stavolta, eh?
L’altro me: No,direi di no.
Io: E le stelle sono rimaste a guardare. Eh sì. Uno si crea aspettative e poi rimane deluso...
L'altro me: Che poi vatti a fidare. Uno pensa e ripensa...quelli hanno segnato trenta gol in questa edizione...quattrocento in quattro campionati. Gli altri poi, giocano in casa, che caspita potevano fare? Difendersi e ripartire. Che poi...ripartire poco, difendersi, tanto.
Io: Beh, ma le occasioni le hanno avute, non si sono difesi e basta. Hanno chiuso gli spazi e hanno picchiato il giusto. Oh...ma lo sai quanti goal ha fatto quello piccolo piccolo alle squadre italiane? Il più forte di tutti?
L’altro me: Beh, adesso a memoria, così, su due piedi?
Io: Un gol e pure su rigore.
L’altro me: Ma dai!
Io: Pazzesco, vero? E se poi viene veramente fuori che bastano due calci in più e una marcatura asfissiante?
L’altro me: Io però mi sono annoiato.
Io: Io no. In fondo è stata una sfida vera. I più forti in qualche modo vanno contrastati. Certo, qualcuno, storcerà il naso ma qui la posta in gioco è alta e allora il nulla di fatto vale molto.
Hai affrontato le tue paure. Le hai superate. Sei stato onesto con te stesso. Sai che sei più debole e combatti con le armi che hai.
L'altro me: Ma non puoi difenderti all'infinito!
Io: Ognuno combatte con le armi che ha.
Il giorno dopo
Si rimane delusi se un pallone non rotola almeno un paio di volte alle spalle di un portiere.
Si rimane delusi perchè il tempo scappa via veloce.
Si rimane delusi da chi sfugge.
Il bello è che ogni istante è buono per rimettere tutto in discussione.
Un gol. Due chiacchiere e una birra. Una richiesta di aiuto o un silenzio assordante.
Si cancella tutto in un istante.
Il breve istante che impiegherà il piccolo con il numero dieci ad inventare un nuovo pallonetto.
L'istante che serve per spiegarsi e cancellare le incomprensioni.
Tempo. È il tempo decreta tutto.
Chi vince. Chi perde. Chi ci vuole bene. E chi no.
Finale
[...]Nella vita, fortunatamente, non vince sempre il più forte. Il più ricco o il più bello. O il migliore.
...prosaicamente mi limito a definire questa, maledetta e catenacciara, l'unica modalità per uscire, vivi e vincenti, dal dedalo di passaggi catalano.
(cit.)**
*Eddie Vedder, Far Behind (Colonna sonora di Into the Wild)
**vedi su questo blog, il post The Yamazaki affair, Aprile 2011
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