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Se ne fossi capace scriverei un libro

Creato il 02 aprile 2012 da Patriziabi (aspassotrailibri) @openars_libri

Digressioni letterarie -
Se ne fossi capace scriverei un libro.

Se ne fossi capace scriverei un libro
Se ne fossi capace scriverei un libro su come fare a scrivere un buon libro. Vedo che tutti scrivono un libro ma saranno buoni libri? Boh.

Se ne fossi capace scriverei un libro su come fare a vivere in pace con se stessi e con gli altri. Imparare a non stressare e a non stressarsi, e magari scrivendolo, capirei dove ci siamo persi. La settimana scorsa passeggiavo nella pausa pranzo all’Interporto Sito (zona industriale poco fuori Torino) ed ho visto un bel esemplare di codirosso che volava in cerchio. Ogni tanto si poggiava su un ramo e poi riprendeva a volare. E mi sono detto: “Cazzo (pardon!) passa il tempo a volare, cercare cibo, costruire il nido, foraggiare i piccoli e dormire. Quando si vuole svagare un pò scagazza (ops!) su un parabrezza.” Ed allora mi son chiesto “Dove ci siamo persi?”. Potremmo farlo anche noi (in genere): alzarci, uscire col sorriso ed andare a cercare qualcosa da mangiare, tornare dalla famiglia e volare con la fantasia dei figli, e costruire il nostro nido. Troverei difficile scagazzare su un parabrezza ma si potrebbe trovare qualcosa di altrettanto divertente ed alla portata…
Io sto facendo il possibile per imboccare questa strada e mi rammarico perchè non riesco a fare abbastanza. Ecco, se ne fossi capace lo scriverei.

Se ne fossi capace scriverei un libro su come sarebbe bello se, nelle dispute, fossimo tutti un pò più obiettivi. Come vivremmo tutti meglio se non ci chiudessimo in categorie tipo etero e gay, carnivori e vegetariani, automobilisti e motociclisti, se ci lasciassimo tutti liberi di essere quello che siamo, se ci spronassimo a portare avanti, in modo tranquillo, le nostre abitudini indipendentemente da quello che può sembrare agli altri, se ci sforzassimo di essere e non di apparire! Come vivremmo tutti meglio se iniziassimo a capire che è importante la salute e lo sport e non gli addominali a tartaruga, che è importante comunicare con le persone in modo diretto e corretto e non sempre in modo autoritario e sospettoso, che la fiducia va guadagnata, ma comunque non negata a priori su preconcetti.
E forse il primo a dover cambiare sono proprio io…

Se ne fossi capace scriverei un libro su come è stato bello ieri fare la barba con una lametta a quattro lame. Sì, perchè fino a ieri ne usavo una a tre, poi ne ho comprata un’altra confezione in cui c’era questa lametta di nuovo tipo da provare… ed allora io provo subito! E zac, una barba stupenda: mi sono trovato meravigliosamente liscio e senza tagli. Ed allora mi viene da chiedere che differenza c’è e vado a leggere le meravigliose caratteristiche della lametta e trovo che funziona così: la prima lama distrae il pelo chiedendogli in modo insistente la strada per l’inguine, quello rimane disorientato (non so se per l’insistenza della lama o perchè non sa dov’è l’inguine) e viene preso alle spalle dalla seconda lama che lo blocca e lo solleva. Indi arriva di corsa la terza lama che lo recide alla radice, seguita dalla quarta lama che dà supporto psicologico al poro rimasto orfano di pelo. Non voglio provare la cinque lame perchè ho letto che la quinta sarebbe un avvocato esperto in class action pilifere… ed io con gli avvocati non voglio avere niente a che fare (tranne con una in particolare!).

Se ne fossi capace scriverei un libro su come costruire baite in pietra, ma non ne sono capace quindi il più delle volte aspetto un’ispirazione, lunga anche mesi, e quando arriva qualcosa che le assomiglia lascio libere le mie mani di smontare e rimontare, costruire ed incollare, rifinire o rimodellare e così quello che sono non lo ribalto nelle poche cose che scrivo ma nelle pochissime cose che faccio (www.rimbabit.eu – lo ammetto questa è una marchetta!).

E nonostante ciò, se ne fossi capace scriverei… ma la domanda è “Qualcuno mi leggerebbe?”.


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