Trama e recensione di Se no che gente saremmo, opera di Gianfelice Facchetti, edito da Longanesi.
Questo libro scritto da Gianfelice Facchetti, ripercorre la vita del padre Giacinto Facchetti, leggende del calcio e straordinario esempio di integrità e vita. Gianfelice racconta in ogni pagina che inseguendo i propri sogni si può costruire una grande vita esemplare per tutti. Il libro racconta dei grandi successi di Giacinto Facchetti, in un mix di parole e immagini del grande capitano dell’Italia che ha battuto la Germania 4 a 3, dei grandi derby con l’Inter e le sfide indimenticabili con il russo Cislenko. Al figlio Gianfelice tocca anche il triste compito di difendere il proprio padre dall’attacco del sottobosco calcistico, difendendolo in tutto e per tutto. Anche se è stato buttato del fango sul campione, all’orizzonte rimane solo lui, il gigante del calcio, con il suo sorriso stampato sul volto e la sua chioma sempre perfettamente pettinata. Questo romanzo è davvero affascinante e nello stesso tempo emozionante. Il calciatore Facchetti passa spesso in secondo piano nelle vicende narrate, le quali lasciano spazio anche ad aneddoti legati al campo del gioco, per poi ritornare a parlare del mito del calcio in veste di marito, padre e amico. Il libro non è una biografia del campione Giacinto Facchetti, ma un ricordo di un mondo di valori, trasmessi da padre a figlio.
Giacinto Facchetti, nato a Treviglio nel luglio del 1942, è noto a tutti come un grande calciatore dalle straordinarie doti fisiche e tecniche, e un grandioso dirigente sportivo. Nella sua lunga carriera ha giocato nel ruolo terzino nella nota squadra dell’Inter, per poi divenire capitano della Nazionale. Tra i suoi riconoscimenti più grandi, ha avuto l’onore di prendere parte, nel 2004, del FIFA 100, una valorosa lista costituita dai 125 giocatori viventi più grandi. Anche la rivista World Soccer gli ha attribuito la 90° posizione nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo. Tra i suoi successi più noti si ricordano quello di campione europeo nel 1968 e di vice-campione mondiale nel 1970. Muore nel 2006.
Gianfelice Facchetti, nato a Milano nell’agosto del 1974, intraprende un percorso teatrale, in seguito alla sua laurea in scienze dell’educazione. Dopo una prima formazione artistica presso la scuola di teatro di Quelli di Grock, collabora attivamente alla creazione ed allo svolgimento di iniziative teatrali a scopo educativo e benefico. Dal 2010 è noto al pubblico televisivo della trasmissione televisiva Le Iene.