Magazine Pari Opportunità

Se non mostri il culo stai a casa!

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Assistiamo in questi giorni ad un altro spettacolo svilente. In provincia di Vicenza un pub decide di assumere delle ragazze con un concorso di bellezza.

La più bella, ovviamente scelta e giudicata dai clienti, verrà assegnato il posto di lavoro come cameriera.

Le qualità richieste sono diverse rispetto ad un normale curriculum: Le ragazze dovranno sfilare davanti a clienti maschi come fossero carne da macello, perfino seminude.

La Cgil ha denunciato il pub. Dichiara che il concorso è illegale in quanto svilisce la figura femminile passando per la mercificazione dei corpi per lo più usa e getta, viste le modalità del concorso che si sarebbe ripetute ogni sei mesi, come dichiara il titolare del TNT.

«Altri aggettivi non ci sono per descrivere la trovata del titolare del bar di Tezze sul Brenta di assumere una lavoratrice sulla base di una umiliante sfilata in costume da bagno davanti a qualche cliente, naturalmente maschio»«Senza entrare nel merito del mancato rispetto delle leggi che regolano la ricerca di personale  va aggiunto anche che, in tempi di crisi di lavoro e di disoccupazione specie per le donne, la cosa diventa ancor più offensiva ed inaccettabile», dichiara la segretaria della Cisl Veneta, la quale si unisce alla denuncia del concorso.

In Italia poi sappiamo che siamo agli ultimi posti per lavoro femminile e la discriminazione contro le donne è davvero vergognosa. Sopratutto in tempo di crisi, dove se sei donna fai più fatica a trovare lavoro ed è più facile per i datori di lavoro approfittarne pretendendo che noi donne scendessimo a compromessi di natura sessuale. Sembra che approfittassero della nostra disperazione. Tanto che il tizio dopo la denuncia della Cgil non assumerà più nessuna.

In questo caso siamo di fronte ad una discriminazione sessuale Una discriminazione che ci colpisce due volte. Se il tizio avesse cambiato la modalità in assunzione per normali curriculum sarebbe stato diverso.

Invece egli ha deciso che lascerà a casa una donna. Suona di ripicca, vero?

Per me ha lo stesso peso di quelle molestie sessuali che alcune donne subiscono sul posto di lavoro e quei ricatti da parte del datore in cambio di un posto. Episodi purtroppo in Italia molto diffusi.

Sopratutto se i ricatti si basano su quanti figli hai partorito. E’ molto diffuso in italia che un datore di lavoro ti stressi ogni santo giorno chiedendoti di avvisarlo se un giorno resterai incinta. Al momento dell’assunzione anziche un colloquio di lavoro ti faranno un sacco di domande intime che nemmeno la tua ginecologa ti farebbe.

Domande che in teoria non andrebbero nemmeno fatte, dal momento che sarebbero già una forma di discriminazione sessuale e violerebbero pure la privacy.

Avete mai avuto episodi di discriminazione sessuale sul lavoro?



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog