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"se non ora, adesso": leggendo don andrea gallo

Creato il 22 dicembre 2011 da Alessandro @AleTrasforini

Esiste un limite degenerativo e distruttivo oltre il quale questo mondo non potrà più spingersi? Sopravvive una qualche forma di salvezza per riequilibrare differenze e disuguaglianze che stanno spingendo l'intera Italia a devastazioni sociali, culturali ed economiche?  Quali fibre della società civile è opportuno sollecitare, quasi come fossero corde di un magico strumento, per comporre una nuova musica con cui tentare una qualche forma di ricostruzione? Qualunque siano i punti di vista, la verità di fondo sembra essere una sola: c'è sempre meno tempo a disposizione per intervenire e modificare, radicalmente, l'orientamento del piano inclinato su cui stiamo impietosamente precipitando.  Traducendo in poche parole le istanze di svolta collettiva, vengono alla mente poche ma radicali parole:Se non ora, adesso! Non c'è più tempo da sprecare in attese o ripensamenti: se tutto scivola, è doveroso che l'umanità intera trovi, il più velocemente possibile, le soluzioni necessarie per uscire da questo asfittico periodo.  Ambiente, società ed economia sono alcuni dei pilastri che è doveroso riformare e rifondare.  Cavalcando questa onda di indignazione (pro)positiva si muove "Se non ora, adesso", l'ultimo libro di Don Andrea Gallo.  Le caratteristiche più grandi di quest'uomo consistono, a dispetto dell'età (classe 1928, nds), in una straordinaria capacità di indignazione e divulgazione di un concetto purificato ma estremo di fede.  Il pretesto per spingere i giovani alla rivoluzione è motivato, radicalmente, dallo stesso:  "Sono più che indignato, sono proprio incazzato, non si può dire, ma è così." Se è arrabbiato per un futuro rubato un uomo di quasi 84 anni, come possono restare tranquilli e fiduciosi milioni di giovani in cerca di un domani? E' su questa leva che, consapevolmente conscio del proprio ruolo, l'autore muove le radici di quest'opera:  "Le nuove generazioni non hanno bisogno di maestri ma di testimoni, nessuna predica, solo esempi. [...] (l'autore) si appella alla voglia di reagire dei giovani e delle donne. A cominciare dal sesso, che deve essere [...] una spinta a essere sè stessi ed a stare bene con l'altro.  Prima viene l'etica, poi la fede, dice Don Gallo. Anche in famiglia, nella strada, sul lavoro. Ogni giorno.  Allora il disagio di chi non è omologato, degli ultimi e dei diversi non sarà più un problema di ordine pubblico, piuttosto un'occasione di confronto, una questione sociale ed umana che riguarda tutti. La forza 'eversiva' del Vangelo è in un'idea di cittadinanza ricostruita a partire dall'incontro con gli altri, in pace, per un cammino veramente liberatorio a fianco dei più oppressi." Il recupero della società deve passare, inevitabilmente, attraverso la protezione e la riscossa di chi è, da troppo tempo, fermo in coda. Condividere con i giovani l'assenza di futuro è un metodo ragionevole per spingere chi ha un futuro davanti a mettersi in opera attivamente per ricostruire l'Italia intera? Le parti nelle quali il libro è suddiviso trattano, per grandi capi, le corde che è necessario sollecitare per innescare un'esplosiva riscossa: 
  • Prima di tutto: riflessioni sul valore delle scelte, sull'etica e l'illegalità, sul valore della libertà per l'essere umano;
  • Liberi tutti - Le donne e una nuova liberazione sessuale: ripartire dalle donne, innescando una rivoluzione culturale capace di demolire gli argini di una società oggettivamente squilibrata;
  • Ai giovani: fra desideri di accoglienza ed analisi del disagio, si costruisce una rassegna di doveri e diritti a cui un giovane non può più sottrarsi;
  • La mia Chiesa: l'incontro perenne, capace di ridisegnare un pensiero di fede differente da quella diffusa nella contemporaneità. Ricostruire la cittadinanza, guardando soprattutto ai crocefissi contemporanei
La società esige una Chiesa differente, che a fatti possa allontanare quei sospetti (fondati) di aberranti ricchezze e lussi.  La Chiesa di Don Gallo può essere una visione migliorativa e maggiormente edificante per l'essere umano?  Di questi tempi, al di là di ogni interpretazione, è necessario praticare sull'onda del titolo del libro: è indispensabile cambiare. Svoltare, raddrizzare, rivivere: qualsiasi verbo è benvenuto, stando ai tempi moderni. Se non ora, inevitabilmente, adesso.  Sullo sfondo, un'umanità con poco tempo a disposizione per costruirsi un domani migliore.  Per uno peggiore, volente o nolente, c'è sempre tempo. 

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