Di fronte a un bambino svogliato vorremmo prendere la questione con logica e spiegare i vantaggi di frequentare la scuola materna o primaria, ma non sempre i bambini sono disposti a seguire un ragionamento logico. Possiamo aspettare che passi da sola la crisi, limitandoci a rendere più sereni i momenti di riposo a casa, sottolineando le piccole gioie quotidiane quando si verificano.
Come mamma devo ragione a quegli insegnanti che dicono che è l’ambiente tra compagni ad avere più influenza di ogni altro aspetto nella vita scolastica. Soprattutto durante gli anni della scuola materna i bambini sono molto attenti alle relazioni con i coetanei: è una fase della crescita in cui l’amicizia è molto importante. Quando compare la crisi del “Non voglio andare a scuola” passo all’attacco ricordando le belle occasioni insieme agli amichetti che rischiano di perdersi stando a casa. Faccio come la mamma del piccolo protagonista del libro “No, no e poi no!” scritto da Mireille D’Allancè per Babalibri.
Nel racconto Marco è al suo primo giorno di scuola materna e non ci vuole andare. La mamma non si dilunga in grandi discorsi, gli chiede semplicemente di essere bravo e di aspettarla, che più tardi andrà a prenderlo. Dopo un primo approccio molto timido, il piccolo Marco si lascia coinvolgere dai nuovi compagni tanto che al ritorno della mamma, non vuole più andare via.
Sicuramente sarà utile rileggerlo anche a inizio settembre!