È da ieri che penso a cosa farei se fossi libera da condizionamenti, da doveri e obblighi morali, da sensi di colpa, dall’idea del “non si fa”, “non sta bene”.
Bisognerebbe, ogni volta, ad ogni gesto, chiedersi: “cos’è che io vorrei, davvero, in questo momento?” Dopodiché, si scelga pure la cosa giusta, la cosa morale, ma, almeno, si sia consapevoli di dove ci porterebbe il cuore. Conoscere fino in fondo i nostri desideri nascosti, ci aiuterebbe ad essere meno nevrotici, meno stressati, meno in contrasto con la nostra anima autentica.
Posso scegliere di maturare, di comportarmi eticamente, ma voglio prima sapere come sono fatta dentro davvero, voglio accettare l’inaccettabile.