Magazine Diario personale

Se potessi avere, mille lire al mese

Da Iomemestessa

Trovarsi d’accordo, per una volta, con Renzi, e, parzialmente, con la Picierno, son traumi dai quali uno potrebbe pure non riprendersi, per dire.

Intendiamoci, non è che 80 Euro in più in busta paga cambino la vita. Però son meglio di un calcio nel culo, per esempio.

Che poi si permettano di definirla un’elemosina i forzitalioti, lo trovo delirante.

Quando l’intrattenitore di anziani Silvio B. con la valida collaborazione dell’allora Ministro delle Finanza (creative) Giulio Tremonti, varò la social card, ci rincoglionì di spot, passaggi tv, e quant’altro.

La social card erogava 40 euro/mese (quindi 80 euro sempre ma ogni 2 mesi) ed in più umiliava il possessore, che per fruirne doveva estrarre la famigerata tesserina dichiarando pertanto di essere con le pezze al culo. Una mossa geniale, economicamente e psicologicamente.

Questi almeno i soldi te li danno in busta paga e per il resto del mondo resti quello che sei, un consumatore, un cliente.

Che poi, 80 euro saranno anche pochi, come sostiene la Camusso, ma se ne guadagni 800, son pur sempre il 10% della tua retribuzione.

Infine la Picierno. Simpatica come un gatto attaccato ai coglioni (nostri). Capolista per il Sud in virtù di non so quali competenze (non vuole essere battuta triviale, semplicemente ignoro quali siano le competenze della Picierno, io l’ho sentita in un paio di dibattiti e m’è parsa ignorante come una zappa, poi, invece, magari, è un genio).

Però. Però la Picierno quando dice che 80 Euro bastano per due settimane di spesa, forse forza un po la realtà, ma non è che menta spudoratamente.

La spesa mia, della nana e dell’Uomo, settimanalmente si aggira sui 100/110 Euro. Siamo in 3. La nana alcune cose le mangia a parte. Non effettuo specifiche strategie di risparmio se non quella di acquistare specifici prodotti solo quando sono in sconto (quasi tutte le catene di supermercati hanno una ciclicità regolare nell’applicazione dello sconto, se ti organizzi, acquisti quasi sempre scontato). E’ pur vero che i singles spendono di più per effetto del costo del packaging e per la difficoltà nel reperire monoporzioni. Però è anche vero che su certi specifici prodotti  hanno consumi inferiori (per esempio i detersivi. assumo che due adulti e una bambina necessitino di un maggior numero di lavatrci settimanali rispetto ad un single adulto). Non è perciò una forzatura dire che con 40/45 euro puoi fare la spesa settimanale. E che con 80 ti esce la spesa di un paio di settimane.

Il resto, è filosofia. Se compri bio (che è più caro) è una scelta (tua, non un obbligo che debba accollarsi lo Stato. Se compri prodotti di alta fascia idem.

Questi 80 Euro non cambiano la vita. D’accordo. Ma sono stati tirati fuori da qualche capitolo di spesa. Altre idee, in primis il reddito di cittadinanza, costerebbero talmente tanto, da essere semplice demagogia acchiappavoti.


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