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Se sei brutta non lavori

Da Tabulerase

http://www.dreamstime.com/-image2926107All’epoca delle immagini, l’apparenza continua ad essere sovrana non solo nel mondo della moda, della pubblicità e dello spettacolo, ma anche in molti altri ambiti lavorativi. Soprattutto quando si parla di donne, e ci si rende conto che solo il 7% delle «più bruttine» hanno la chance di essere convocate ad un colloquio di lavoro, a differenza delle «più belle» che sfiorano invece il 54%. Sono queste le conclusioni di un recente studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Messina che, dopo aver inviato 11.000 falsi curricula in giro per l’Italia, hanno potuto constatare come al giorno d’oggi sia molto più facile trovare un lavoro quando si è considerati «fisicamente attraenti». Come se esistesse un rapporto necessario tra essere e apparire. Come se la bellezza comportasse automaticamente tutta una serie di competenze professionali. Come se le regole estetiche potessero magicamente trasformarsi in criteri di valutazione sostanziali.

Articolo di Michela Marzano su Repubblica.it

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