di Renato Pierri. Ieri sera una giovane mamma, mia coinquilina, ha bussato alla porta, aveva in braccio il più piccolo dei suoi due bimbi, l’altro pure piccolo, con un amichetto le stavano davanti, tutti e tre graziosamente mascherati. C’era da fotografarli. Purtroppo non ero preparato e non avevo abbastanza cioccolatini e caramelle da offrire al piccolino che ha detto: “Dolcetto o scherzetto?”. Vedendo quelle tre creature innocenti sono andato col pensiero a quel prete della parrocchia di Sassuolo, don Ermes Macchioni, prete ed esorcista, secondo il quale Halloween sarebbe la festa del demonio, e quindi le mamme devono stare attente, giacché dietro vestiti neri, cappelli a punta, zucche intagliate, si nasconde il demonio. Il Cardinale Carlo Maria Martini, nell’ultima intervista, ebbe a dire che la Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. Io dico che questo esorcista di Sassuolo è rimasto indietro di almeno 500 anni. Tutti gli esorcisti sono rimasti indietro di almeno 500 anni. Gli esorcismi, infatti, non solo non hanno ragione d’essere, ma sono sempre rivolti ad un diavolo fasullo; una sorta di spiritello dispettoso, che si diverte ad entrare materialmente (non ne avrebbe bisogno, essendo soprannaturale) nel corpo di qualche ragazza, magari bella (di solito si tratta di donne, giacché nell’immaginario popolare, e in quello degli esorcisti, il diavolo è maschio e spesso è anche fornito di zampe e di coda), facendola dimenare e strillare; ed alle volte ne esce, ma solo se gli viene ordinato in nome di Cristo, reiteratamente e perentoriamente dal bravo esorcista, munito di medagliette, crocifisso, e dell’indispensabile acqua santa. E’ accertato, infatti, che il diavolo in mancanza dell’acqua santa non ci pensi proprio a sloggiare. Eppure, secondo logica, l’occupazione del diavolo, spirito terribilmente cattivo che ha osato ribellarsi a Dio, dovrebbe essere quella di spingere gli uomini a compiere azioni orrende, quali stragi d’innocenti, genocidi, violenze, stupri, sfruttamento dei deboli, ecc., e sarebbe più giusto quindi che gli esorcisti, giacché ritengono che le loro arti funzionino anche a distanza si adoperassero magari per allontanare l’influsso del maligno da uomini veramente perversi, dai mercanti d’armi, ad esempio, e dagli appassionati della guerra. Ma è anche logico pensare che dell’esorcista si possa fare tranquillamente a meno, giacché per implorare l’intervento di Dio contro Satana, dovrebbero bastare le preghiere di un semplice sacerdote, o di un semplice fedele. Infine: caro don Ermes esorcista, non pensa lei che il diavolo, essendo furbo per sua natura, vada a nascondersi là dove nessun esorcista oserebbe mai esercitare la sua arte? Quale esorcista, tanto per fare un esempio, farebbe mai esorcismi su un capo di Stato, su un papa, su un prete esorcista?
Se si vuole credere nel diavolo, il che non è cosa facile, si creda almeno in un diavolo serio, e non ridicolo.
Nota redazionale: diritto di replica a don Ermes Macchioni, agli esorcisti in generale e al diavolo in particolare qualora avesse qualcosa da dire.
Featured image San Volfango e il Diavolo di Michael Pacher.
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