Se sono qui è per piantare le speranze dei ritorni nei miei adii

Creato il 21 luglio 2013 da Luigiderosa @Luigi2006
Codamozza

di Sergio Saggese
con fine edizioni 131p.,€ 12,00
isbn : 9788896427439
Codamozza è la storia di una Topaia dove lotte cruente fra simili si consumano senza esclusione di colpi per   la spartizione del potere e della ricchezza. Codamozza è amicizia tradita e ritrovata fra due sognatori Bettelmat e Cru, sorci che non si accontentano di una tana dove dormire e di una crosta di formaggio sotto i denti: vogliono di più, desiderano realizzare il sogno di un mondo più giusto . Codamozza è storia d'amore di quelle struggenti dove lui attraversa il mare ,quello che divide l'Italia dall'Africa e lei quello non meno impetuoso e profondo che si forma nel cuore di una donna tradita dalla vita, entrambe queste solitudini "topesche" si spiaggiano sulla riva di un altrove chiamato Amore. Codamozza è favola di Esopo, con animali parlanti che illustrano agli uomini la loro disumanità.Codamozza è Favola di Vladimir Propp, segue schemi ben precisi , eroe ed antieroe, fate e mediatori, equilibrio, rottura, peripezie e ristabilimento. Ma Codamozza è anche favola fuori dagli schemi, è invenzione di parole e suoni, narrativa e poesia. Sergio Saggese con lo stesso estro artistico di Roger Ballen  inventa tableaux di neologismi, la sua penna ci regala una storia legata a Napoli e soprattutto Scampia che graffia e scava in quelle...topaie? , fogne?, dimenticate da San Grodo! Saggese "fotografa"  quell'intreccio di lacci e lacciuoli che compongono le maglie strette e asfissianti che formano la rete della "Canduta" : la camorra. Saggese scava come fece Sigmund Freud nel "Caso dell'uomo dei Topi", tanto per rimanere agganciato alla metafora dei sorci , in ossessioni e paure  di chi avrebbe potuto cambiare le cose, di chi avrebbe voluto tagliare certi lacci e non l'ha fatto perchè è ormai convinto, da anni di vita nelle "fogne",di non poterlo fare,bloccato proprio come "l'uomo dei Topi": dalle sue paure, dalle sue ossessioni. Sergio Saggese pianta insieme ai suoi sorci speranze in quei posti come Scampia dove finora sono sbocciati solo i fiori dell'addio.
di Luigi De Rosa

Sergio Saggese,scrittore

La frase : Alzò gli occhi al cielo : era quasi sereno adesso davanti a lui
 i rami folti e gonfi di fiori si disegnavano nitidi e un po desolati nella luce timida di maggio. Passere, cutrettole, merle cinguettavano monocordi ai propri picciotti. A loro volta, questi rispondevano garrendo insaziabili dai loro nidi, coi becchi splancati come ceste  (...)
Il tutto in un frusciante sospiroso di siepi, uno stormire rasserenante di fronde e con un intenso odore d'erba umida per l'aria che a Bet risaliva alle narici dilatandogli i respiri. Il sorcio dovette ammettere che la natura, sempre quella, fa la differenza: ti rappacifica con le cose, con la vita stessa e il mondo grazie all'esempio dei suoi frutti, alla reazione dei suoi suoni, delle sue fioriture che sembrano alla fine germogliati perdoni.
da Codamozza di Sergio Saggese; Con-fine Edizioni ; Monghidoro (BO) 2013.

Consigliato a chi ha letto: 
Uomini e Topi di John Steinbeck,2001, Bompiani.
Topi da qui all'eternità di Ermanno Corsi, 2009, CentoAutori.
La fattoria degli animali di Geroge Orwell,2001,Mondadori
Storia di un Gatto e del Topo che diventò suo amico di Luis Sepùlveda ,2013, Guanda

Alter Ego,2010 di Roger Ballen foto tratta dal web



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