Ogni tanto è d'obbligo concedersi un film anni 80 anche se, come in questo caso, si dovesse trattare di una minchiata pazzesca (mi si perdoni il francesismo ma quando ce vò ce vò).Okay, siamo nel pieno dei favolosi Ottanta, alle prese con una commediola horror con protagonista un giovanissimo Jim Carrey nella parte di un adolescente vergine assediato da una conturbante vampiressa bisognosa di sangue proveniente dalle zone basse del ragazzo in quanto in quell'area anatomica risiedono le potenzialità sessuali necessarie per mantenerla sempre giovane e fresca come una rosa appena colta. Il tutto si svolge nella più classica ambientazione americana di quegli anni: scuola superiore, drive in e belle case di lusso. Il film non convince e non fa ridere. L'unica sequenza abbastanza riuscita è quella della coreografia (molto Footloose e Grease) durante il classico ballo studentesco in occasione, guarda caso, di Halloween. Tutto il resto è un "pasticciaccio brutto" dove il finale che segna il rito di passaggio dalla verginità alla perdita di quest'ultima è davvero penosissimo. Il sesso (si intende parlato e non mostrato) è una tematica costante nella produzione cinematografica americana come se il mondo dell'adolescenza girasse interamente intorno a questo argomento. La verginità è vista sempre come un fardello pesantissimo che divide in modo netto gli sfigati dai popolari e in questo caso il fatto che il protagonista sia un 18enne vergine lo rende una specie di mosca bianca nel mondo luccicoso degli anni 80.Insomma il film onestamente non merita una seconda visione.Voto 4
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Ogni tanto è d'obbligo concedersi un film anni 80 anche se, come in questo caso, si dovesse trattare di una minchiata pazzesca (mi si perdoni il francesismo ma quando ce vò ce vò).Okay, siamo nel pieno dei favolosi Ottanta, alle prese con una commediola horror con protagonista un giovanissimo Jim Carrey nella parte di un adolescente vergine assediato da una conturbante vampiressa bisognosa di sangue proveniente dalle zone basse del ragazzo in quanto in quell'area anatomica risiedono le potenzialità sessuali necessarie per mantenerla sempre giovane e fresca come una rosa appena colta. Il tutto si svolge nella più classica ambientazione americana di quegli anni: scuola superiore, drive in e belle case di lusso. Il film non convince e non fa ridere. L'unica sequenza abbastanza riuscita è quella della coreografia (molto Footloose e Grease) durante il classico ballo studentesco in occasione, guarda caso, di Halloween. Tutto il resto è un "pasticciaccio brutto" dove il finale che segna il rito di passaggio dalla verginità alla perdita di quest'ultima è davvero penosissimo. Il sesso (si intende parlato e non mostrato) è una tematica costante nella produzione cinematografica americana come se il mondo dell'adolescenza girasse interamente intorno a questo argomento. La verginità è vista sempre come un fardello pesantissimo che divide in modo netto gli sfigati dai popolari e in questo caso il fatto che il protagonista sia un 18enne vergine lo rende una specie di mosca bianca nel mondo luccicoso degli anni 80.Insomma il film onestamente non merita una seconda visione.Voto 4
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