Interrompo un attimo la serie mundial, per una considerazione a margine.
In tutto questo tripudio di felicità per aver scoperto l’assassino di una ragazzina, c’è solo da augurarsi che il presunto colpevole, colpevole lo sia davvero.
Che, diversamente, avrebbero distrutto irreparabilmente la vita non solo del presunto colpevole, ma di tutti i suoi, ed è ovvio che non mi riferisco, solo, ai sospetti di colpevolezza.
Un po’ di riservatezza, un po’ di misura, sarebbero stati d’obbligo. Comunque. Almeno finché non si fosse stati certi aldilà di ogni ragionevole dubbio.