Stamattina dopo un’inutile permanenza di tre ore in biblioteca sono andata dai veterinari con il Grigio per il cambio di medicazione. GiacomoGiacomo non l’ho visto per tutta settimana, quindi ero piuttosto sicura di non incontrarlo, credevo fosse in ferie. E invece c’era. Lasciamo perdere il mio aspetto, dunque.
Ma pazienza.
Iniziamo a medicarlo, io gli metto una mano sulla testa per calmarlo, lui gli tiene il corpo, e c’è questa scena che nei film d’ammmore prima o poi te la infilano.
Lei (Darcy) e lui (GiacomoGiacomo) vicini, a contatto, con le mani che si sfiorano, mignolo contro mignolo. Preciso che io ho più peli sulle braccia di lui. Questo nei film d’ammmore chissà come mai non succede.
Ma pazienza.
Ecco, Darcy e GiacomoGiacomo vicini, lui bello nella sua divisa color granata, lui che quando segna gli appuntamenti sull’agenda non scrive “Grigio” o il mio cognome, scrive semplicemente Darcy, perché io sono unica e inimitabile (mia personale aggiunta), lei lasciamo stare, mignolo contro mignolo, cosa succede dopo?
a) i mignoli si incontrano, si sfiorano, si accavallano, si incrociano, e noi ci guardiamo consapevoli della nostra passione e del nostro amore ma pure coscienti della di lui fede al dito, ci rassegniamo dunque a un amore mancato bruciante nella sua platonicità;
b) i mignoli si incontrano, si sfiorano, si accavallano, si incrociano, e noi ci guardiamo e al diavolo tutto, ci saltiamo addosso davanti ad Anacleto, al Grigio e all’altra veterinaria e iniziamo a sfogare una passione sopita da troppo tempo;
c) il Grigio gli caga sulle scarpe.
Ecco, ditemi voi.