Sull'uso di termini stranieri, quando la ricchezza della nostra lingua proporrebbe più di un'alternativa
Nella cronaca, ascoltata ieri da un notiziario televisivo (Tgr Rai Friuli Venezia Giulia), della conferenza stampa del procuratore della Repubblica di Pordenone sul caso del duplice omicidio del palasport, si è fatto cenno, tra l'altro, alla testimonianza di un "runner" che si trovava nei pressi del parco San Valentino nella sera del delitto (qui dal Messaggero Veneto). Eppure la nostra lingua è in grado di proporre varie possibilità in luogo del termine inglese: podista, corridore, marciatore e forse anche "camminatore", termini "scoperti" grazie ad una semplice ricerca in rete. Ma l'abuso dei termini stranieri nella nostra lingua è una pratica costante e nessuno ne è immune.
Dei due quotidani locali in edicola oggi, il Messaggero Veneto inserisce nel titolo "runner":
mentre Il Gazzettino usa "podista" nel titolo e "corridore" nel sommario:
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