Marina Cvetaeva perde il suo uomo, e lo lascia libero, incamminandosi per un viaggio solitario fra le Notti Fiorentine: ”ma sappilo che anche avendoti lasciato, anche avendoti ceduto, non ti abbandonerò mai”.
L'amore è il fil rouge di questo viaggio da innamorate abbandonate: "Vi hanno amato e vi ameranno anche con maggiore forza. Ma mai nessuna così”.
Fra il lasciarsi andare, smarrirsi e la vita, è ancora indecisa su che cosa scegliere: “In questo momento sono lacerata da due tentazioni: voi e il sole”.
Alle promesse preferisce la scrittura: “la cosa che il tempo contiene credendo di contenere l’amore”.
Essere lasciate, tradite, illuse/deluse, capita a tante, ma la scrittrice deve usare la penna per difendersi, straziarsi, smarrirsi, e - magari - tornare a incantarsi per un nuovo riflesso. E riappropriarsi della vita alla luce del sole.