Secondo i dati diramati dagli scienziati della NASA circa 12,7 milioni di tonnellate di rifiuti inquinano l’oceano ogni anno.
Occorre quindi intervenire per migliorare lo stato di salute del nostro pianeta e in particolar modo delle nostre acque!
In proposito vi sono già molti progetti volti alla salvaguardia dell’ambiente marino, ma uno in particolare, in via di realizzazione, merita una menzione a parte.
Il progetto Seabin, per cui dal Novembre 2015 è attiva una raccolta fondi che la piattaforma di marketing Indiegogo, è frutto del lavoro degli australiani Andrew Turton e Pete Ceglinski
Seabin è un cestino automatizzato capace di catturare la spazzatura galleggiante, olio, combustibili e detergenti.
Attualmente è allo stato di prototipo, per quanto già perfettamente operativo.
Il suo funzionamento, poi, è molto semplice: la borsa interna, realizzata in fibra naturale, attira a sé tutti i detriti (solidi e liquidi) galleggianti che scorrono poi, insieme all’acqua, attraverso il fondo del bidone e fino nella pompa posizionata sul molo di un porto, come anche sulle barche a motore e gli yatch.
Una volta filtrata da un separatore, l’acqua ripulita viene poi reimmessa in mare mediante un processo costante, in funzione 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, 365 giorni l’anno.
Il solo contributo umano richiesto nel procedimento sarà quello di cambiare il sacchetto di cattura con un altro.
Insomma, si tratta di una soluzione semplice, economica e soprattutto efficace!
(fonte: http://www.citylifemagazine.net)