Magazine Lifestyle

Seattle: caffè, food-truck e una statua di Lenin

Creato il 16 luglio 2015 da The Old Pink Room
Ecco le mie ultime considerazioni sulla città di Seattle e sugli Stati Uniti continentali che ancora non conoscevo, dato che ero stata "solo" alle Hawaii nel 2009.

Seattle: caffè, food-truck e una statua di Lenin

Se guardate bene sulla sinistra si vede il Monte Rainer

A Seattle c'è una quantità folle di Starbucks. Ma insensata proprio. Ho capito che l'azienda è stata fondata lì, ma datevi una calmata. C'è anche un posto (Starbucks Reserve Roastery & Tasting Room) dove si possono degustare vari caffè pregiati a un prezzo accettabile. Io ho pensato di andarci per vedere come fosse, ma alla fine ho lasciato perdere perché, ehm, io non bevo caffè.
Seattle: caffè, food-truck e una statua di Lenin

Seattle: caffè, food-truck e una statua di Lenin
Una sera abbiamo fatto il barbecue in terrazza, come i veri americani. Con uno di quegli aggeggi enormi che si chiudono e funzionano a gas. Abbiamo mangiato, ovviamente, hamburger e salsicce. E le pannocchie, se ci penso ne mangerei 7 anche adesso.
Seattle: caffè, food-truck e una statua di Lenin
Seattle è famosa per i suoi food-truck. Da noi ci sono i piadinari e quelli che fanno i panini unti, lì c'è di tutto. Cibo tailandese, greco, pasticci di pasta sfoglia ripieni di carne, cibo cinese, zuppe, hamburger... Tutto di buona o, a volte, ottima qualità. Un giorno io e mio zio siamo andati a raccattare mio cugino che usciva in pausa pranzo e siamo andati a prendere il cibo da un truck, per poi mangiarlo in mezzo alla gente di Amazon seduti su dei tavolini all'aperto a disposizione di tutti. Pagato poco e mangiato tantissimo. Cosa ho mangiato? Probabilmente qualcosa di tailandese col tofu. Non ricordo benissimo, ma so di averne lasciato lì metà perché non mi stava più. A me. Il pozzo senza fondo.
Seattle: caffè, food-truck e una statua di Lenin
Altra specialità di Seattle sono le birre artigianali. Qui non vi posso aiutare perché io non bevo nemmeno birra. Però sono davvero tante. Sì, lo so, niente caffè, niente birra, sono una persona triste. 
Ho ordinato e pagato la pizza da un sito internet e ci è arrivata a casa in 20 minuti. Sono consapevole del fatto che anche in Italia si può fare nelle grandi città, ma per me è stato meraviglioso. La pizza non era neanche male. Magari la capricciosa con la cipolla cruda e la salsiccia al finocchio è un attimo da ripensare.
Seattle: caffè, food-truck e una statua di Lenin
Il quartiere di Fremont è meraviglioso. Poco caotico, con molti negozietti. La cosa davvero strana è che c'è una statua di Lenin in mezzo ad una piazzetta. Un tizio, nel 1989, ha comprato questa opera d'arte in Slovacchia, l'ha fatta tagliare in 3 pezzi e ha speso 40.000 dollari per farla portare negli Stati Uniti. Quando il proprietario della statua è morto, i suoi familiari l'hanno messa in vendita. Ovviamente nessuno l'ha mai voluta. Intanto Lenin resta lì, a camminare tra le fiamme.
Seattle: caffè, food-truck e una statua di Lenin
A Seattle quasi non ci sono fast food. Non si vedono le solite catene come Taco Bell, Mc Donald's, Subway e simili. Gli abitanti non li vogliono, non gli piacciono. Meglio per la loro salute. Appena fuori dalla città spuntano come funghi ovunque.
Come in molte città americane, a Seattle non c'è una piazza vera e propria, un centro. Ma c'è qualcosa di simile. L'hanno creato di recente riqualificando una zona prima frequentata da brutta gente. Ora c'è uno spiazzo con tavolini e sedie colorati a disposizione di tutti, dove si può mangiare, prendere il sole o semplicemente riposarsi. Ci sono degli scacchi giganti e altri giochi. A volte si esibiscono dei musicisti e c'è un espositore da cui si possono prendere in prestito libri e giornali. Mi sono fermata lì a riposarmi un paio di volte. Dovevo riprendermi dalle mie spedizioni da Sephora.
Seattle: caffè, food-truck e una statua di Lenin
Non è vero che piove sempre! Io sono stata lì una settimana e c'è sempre stato un sole pazzesco. Mi sono anche dovuta comprare una crema solare perché il primo giorno (andando in giro per la città) mi sono scottata la faccia. Ok, in autunno la faccenda cambia, ma l'estate è fantastica, caldo ma non troppo, niente umidità e bel tempo.
Ci sono bagni pubblici gratuiti ovunque. Pulitissimi. Però hanno un problemino. Le porte (tutte! ovunque!) non chiudono bene. Ci sono fessure giganti. Da cui si può vedere dentro. Ecco, io non sono stata lì a guardare, ma era davvero imbarazzante. Cosa cavolo vi costa fare i pannelli e le porte delle dimensioni giuste?? Davvero non capisco.

Seattle: caffè, food-truck e una statua di Lenin

La bandiera dello stato di Washington. Sventola George, sventola!

Con quest'ultima utilissima e intelligentissima considerazione considero conclusa la parte del viaggio riguardante il Pacific North West. Prossima tappa: New York City.
Potete trovare qui la prima parte del mio racconto e qui la seconda.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine