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Sebastien Loeb Rally Evo - Recensione

Creato il 01 febbraio 2016 da Lightman
Sebastien Loeb Rally Evo - Recensione

Andrea Porta è un fanatico, divoratore (e occasionalmente critico) di videogame, serie TV, cinema, letteratura sci-fi e fantasy, progressive rock, comics, birre belga, rolling tobacco e molto altro ancora. Lo trovate su Facebook, su Twitter e su Google Plus.

Dopo l'esperienza accumulata con gli alti e bassi della serie WRC, Milestone abbandona la licenza ufficiale del campionato di rally, fonte di visibilità ma anche di severe restrizioni sui contenuti, e propone al pubblico un prodotto più completo e variegato, realizzato in stretta collaborazione con il pilota più forte di tutti i tempi. Sebastien Loeb Rally Evo diventa quindi al tempo stesso una celebrazione della disciplina stessa e dell'uomo che meglio l'ha incarnata e rappresentata, ma anche una simulazione senza troppi compromessi, caratterizzata da un modello della fisica finalmente soddisfacente, e soprattutto da una notevole mole di contenuti a corredo. Un garage da quasi sessanta veicoli (comprese alcune graditissime "vecchie glorie"), sedici costruttori rappresentati e oltre trecento chilometri di sterrato fedelmente riprodotti, oltre ad una divertente modalità creata appositamente per rivivere la lunga carriera di Loeb. Proprio su questi contenuti esclusivi il gioco Milestone punta per differenziarsi dall'agguerrita concorrenza, al momento incarnata dall'ottimo DiRT Rally.

Vivere la leggenda

Sebastien Loeb Rally Evo - Recensione

Con le sue nove vittorie consecutive del campionato del mondo, Sebastien Loeb è una vera leggenda delle corse. La nuova simulazione di Milestone si avvale della sua diretta collaborazione come consulente, e allo stesso tempo ne ricalca fedelmente la carriera, sia proponendo tra le modalità le tre discipline che l'hanno contraddistinta, ossia rally tradizionale, rallycross e Pikes Peak hillclimb, sia offrendo la "Sebastien Loeb Rally Experience", ossia una raccolta di tappe speciali atte a ripercorrere i momenti salienti della vita del campione francese, intervallati da un documentario esclusivo sulla sua vita. Affiancandovi una modalità carriera classica e un comparto online, Milestone confeziona un pacchetto non solo molto denso, ma anche piuttosto vario, che permette al giocatore di passare costantemente da una specialità all'altra, tenendo lontana la noia. A questo contribuisce il parco vetture: in parte quest'ultimo è influenzato dalla celebrazione della carriera di Loeb, laddove tutte le macchine da lui utilizzate sono naturalmente presenti, ma i ragazzi di Milestone hanno incluso diverse glorie del passato, senza dimenticare i "mostri" da 600 e passa cavalli della Pikes Peak. In altre parole, cinquant'anni di storia del rally si ritrovano qui raccolti e condensati, con alcune piccole sorprese che faranno certamente la gioia dei fan della disciplina, permettendo non solo di guidare mezzi leggendari, ma anche spaziare tra trazioni e motorizzazioni completamente diverse, aumentando la varietà dell'esperienza.

Anche sulla carriera è stato fatto un ottimo lavoro: gli eventi, non tutti accessibili sin da subito, si presentano non solo in buon numero, ma anche suddivisi in aree "tematiche" molto eterogenee, destinate a garantire una buona alternanza di situazioni. Si passa da singole tappe a sessioni di rally intere (naturalmente accompagnate dalle riparazioni a tempo limitato nelle fasi di pausa), competizioni di rallycross o "a eliminazione", per arrivare infine ai Loeb Events, dove il campione ci guiderà alla conquista di record specifici. Il tutto accompagnato da un accumulo di denaro virtuale (utile ad allargare il proprio garage) e di punti reputazione, con l'obbiettivo di scalare un lunga classifica da 400 posizioni. Tutti questi contenuti saranno naturalmente accessibili anche singolarmente, senza dimenticare la Pikes Peak. Nel caso si scelga di affrontare eventi singoli, si avranno a disposizione le macchine già possedute, oppure vi sarà la possibilità di "noleggiare" una vettura da una selezione limitata. In altre parole, per guidare tutti i mezzi del gioco l'unica sarà impegnarsi, accumulare crediti ed arrivare infine all'agognato acquisto.

Esperienza di guida

Sebastien Loeb Rally Evo abbandona senza mezze misure il solco tracciato dai quattro capitoli di WRC, e si reinventa completamente dal punto di vista del modello di guida adottato. Ad una simulazione della fisica rigorosa i ragazzi di Milestone abbinano un lavoro sinceramente straordinario di riproduzione delle tappe, che è partito da una mappatura realizzata in collaborazione con Garmin. Per quanto nel gioco siano rappresentate solamente "porzioni" delle tappe originali, il realismo è assicurato, e questo porta a tracciati davvero bellissimi da guidare, ricchi di insidie, e in grado di sorprendere ed emozionare sino all'ultima curva. Ci sono, naturalmente, tappe più e meno belle, ma nel complesso la qualità raggiunta è eccezionale.

Sebastien Loeb Rally Evo - Recensione

Quanto alle sensazioni di guida, non c'è dubbio sul fatto che Sebastien Loeb Rally Evo sia stato pensato per essere fruito con la visuale interna e in dotazione di un volante con Force Feedback. Trattandosi di una simulazione, questo non dovrebbe sorprendere. Naturalmente, il pad è supportato, e le nostre prove con la periferica standard di Xbox 360 hanno rivelato un'ottimizzazione tutto sommato ben fatta, sebbene le sensazioni restituite relativamente al "peso" della vettura e ai repentini cambi di superficie non possano essere altrettanto nette a quanto riscontrato con volante e pedaliera, i quali permettono inoltre una precisione molto maggiore quanto a parzializzazione del gas e gestione dello sterzo. Nel complesso, la simulazione della fisica fa passi da gigante rispetto a quanto visto nei quattro capitoli di WRC, e si attesta finalmente su livelli degni per una vera simulazione, presentando una buona differenziazione di comportamento dei mezzi sia in base alla loro potenza e trazione, sia al cambio di superficie, fondamentale per caratterizzare a dovere la disciplina. Meno bene invece il comparto delle collisioni, sia dal punto di vista estetico, con un danneggiamento dell'auto piuttosto approssimativo, sia da quello del feedback conseguente all'impatto, spesso poco credibile. Questo, chiaramente, ha un impatto più netto sul rallycross, dove la presenza di più auto sul circuito aumenta le chance di "sportellate": la disciplina rimane divertente e dinamica, ma talvolta gli impatti non soddisfano.

Quantomeno, le conseguenze tecniche si fanno sentire, e dopo qualche collisione la macchina diventerà irrimediabilmente inguidabile. Come per ogni simulazione che si rispetti, non manca un comparto di regolazione, con la possibilità di impostare diversi livelli per i vari aiuti e assistenze elettroniche assortite, sebbene, come vale per molte altre simulazioni, il gioco meriti una guida il più "pulita" possibile per essere davvero apprezzato. Buono il lavoro svolto sulle pacenote del navigatore, che dietro consiglio dello stesso Loeb sono state anticipate e vengono annunciate in gruppi più numerosi rispetto ad altri esponenti del genere: la possibilità di regolarle ulteriormente c'è, ma l'impostazione di base ci ha convinto. Complessivamente, l'esperienza di guida offerta da Sebastien Loeb Rally Evo è in grado di tenere impegnati anche i più navigati tra i piloti virtuali, a patto di impostare a dovere le opzioni: il livello medio si può saltare a piè pari, in quanto davvero troppo morbido, e gli aiuti vanno disattivati. A questo punto, aggiungendoci un volante, l'esperienza è davvero in grado di dare le sue soddisfazioni, derivanti in particolare dall'ottimo parco auto e dal lavoro eccezionale svolto nella riproduzione delle singole tappe.

Comparto tecnico

Inutile girarci attorno, il comparto tecnico è uno dei punti deboli di Sebastien Loeb Rally Evo, e questo riguarda sia la modellazione poligonale, sia l'effettistica legata a particellari, riflessi e illuminazione. Certamente, Milestone ha ormai accumulato molta esperienza sul suo engine, e questo porta a un colpo d'occhio complessivo tutt'altro che disprezzabile, ma messo a paragone con altri recenti esponenti del settore il gioco finisce per perdere impatto visivo. Quanto all'ottimizzazione, su PC abbiamo riscontrato un frame rate costante a 60 FPS e una buona draw distance, purtroppo afflitta da un pop up abbastanza costante di elementi a bordopista.

Sebastien Loeb Rally Evo - Recensione

Diverso il discorso su console: se la differenza di risoluzione tra 1080 e 900p tra PS4 e Xbox One non rappresenta un grosso problema, il frame rate è stato purtroppo bloccato a 30 FPS su entrambe le piattaforme, e questo ha naturalmente un impatto sulla fluidità dell'esperienza di guida. La godibilità complessiva rimane, ma la versione PC rimane quella di gran lunga preferibile. Relativamente al comparto multigiocatore online, che permette di disputare tappe singole e rallycross, le nostre prove hanno rivelato un'ottimizzazione generalmente buona, sebbene la trasparenza dei ghost degli avversari, a nostro parere, vada leggermente aumentata, così da renderli meno fastidiosi durante la competizione.


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