La bella stagione ci regala una ricca varietà floreale che allieta case, verande, giardini e balconcini, per non parlare dei viali profumati, decorati da generose aiuole.
Purtroppo questa esplosione di colori e odori non persiste tutto l’anno e dobbiamo spesso relegare rose, viole e margherite ai ricordi estivi. Per ovviare il problema, però, si può pensare di essiccare questi fiori, mantenendo in parte odore e colore, in modo da rendere più duraturo un ricordo legato alla loro essenza.
Il momento migliore per essiccare i fiori è l’estate, o l’autunno, ovvero periodi prevalentemente asciutti, visto che l’umidità è acerrima nemica di questa pratica. Purtroppo non tutti i fiori sono adatti all’essiccazione, ma sicuramente lavanda, alloro, rosa, erica, margherita e acanto sono quelli che si prestano meglio, mantenendo anche intenso anche il loro profumo.
Per essiccarli, i metodi sono quello all’aria, su un piano o su una griglia. Per fiori come le rose si consiglia l’essiccazione all’aria, ovvero legati e appesi a testa in giù, chiusi in un luogo asciutto e arieggiato. Dopo 5 giorni spruzzateli con un velo di lacca per capelli e aspettate ulteriormente qualche giorno per poter ritenere conclusa l’essiccazione.
La lavanda, le pigne e i muschi, invece, vanno stesi e distanziati su una superficie di carta, cartone o legno, in modo che circoli l’aria, disidratandoli lentamente.
Infine, se la vostra scelta ricadrà sui fiori o piante dalla parte superiore costituita da boccioli o bacche, ovvero da elementi pesanti, sarà bene utilizzare una griglia per la loro essiccazione, in modo da inserire gli steli dentro ad essa e lasciare i boccioli nella parte superiore.
A opera completata potrete sbizzarrire la vostra fantasia nella creazione di preziosi pout pourri, alternativi decoupage o decorazioni da applicare su album e simili. Noi vi abbiamo indirizzato verso la tecnica; voi, spediteci le foto delle vostre creazioni!