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Secondo appuntamento con la rassegna "Terrazza D'Autore"

Creato il 18 luglio 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

 

“Niente ci fu”. Beatrice Monroy racconta Franca Viola. Il 19 luglio il secondo appuntamento della rassegna letteraria.  È il 26 dicembre del 1965, Alcamo, Francesca ha diciassette anni e, come tante ragazze d'allora, viene  rapita e stuprata. Quel genere di rapimenti si concludevano, di solito, con le nozze, consentite dall’articolo 544 del Codice penale (il c.d. Codice Rocco) che prevedeva il matrimonio riparatore.  Ma questa volta accade qualcosa di diverso: la famiglia decide di denunciare il rapitore che finisce il galera. Franca diventa un’eroina popolare, la ragazza che – per prima – disse no. Altre giovani, di lei, troveranno la forza di ribellarsi a un destino terribile grazie alla sua scelta.  A raccontare la storia di Franca Viola, secondo la sua sensibilità di narratrice, sarà  Beatrice Monroy, protagonista, il 19 luglio, alle ore 18.45, alla Pineta Comunale di Valderice, del secondo appuntamento di Terrazza d’Autore 2013 con il suo libro “Niente ci fu”.Beatrice Monroy, palermitana, si occupa di letteratura, scrittura e narrazione. Conduce laboratori di scrittura creativa ed è autrice di numerose pubblicazioni. Da anni porta in giro le sue storie per tutta l’Italia. A Pisa ha raccontato l’impresa dei Mille, tratta dai loro diari di viaggio: “Le Mille storie dei Mille”, a Napoli con l’attrice Maria Basile al Museo Archeologico, ha raccontato l’Eneide, a  Palermo da anni narra la letteratura, i grandi romanzi, i racconti del mito. Recentemente, come i cantastorie di un tempo, ha narrato in sei incontri l’Odissea nel ciclo di narrazioni ad alta voce “Lestorie sotto gli alberi”, ai piedi degli alberi secolari nelle più belle ville della città.“La violenza – commenta il presidente della Fondazione Pasqua2000, monsignor Liborio Palmeri – è, prima di tutto, nella testa. E' compito della cultura educare ad un nuovo codice, pacifico, della coscienza; è compito di tutti i cittadini accogliere il dono di una conoscenza che li emancipa e li rende sempre più consapevoli protagonisti di una società che desiderano più giusta”.

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