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Poi arrivarono altri 4000 soldati, che si aggiunsero ai 17 mila di rinforzo inviati appena iniziata al sua amministrazione. Nonostante questo - o a sottolineare che questa non era la soluzione migliore e quanto meno il piano del presidente americano sul rafforzare la sicurezza interna afagana non ha funzionato granché - sono arrivate le parole del presidente dell'Afghanistan Hamid Karzai.
Durante "Newsnight", programma della BBC, ha detto senza giri di parole: “Sul fronte della sicurezza l'intero esercizio della Nato è stato quello di causare molta sofferenza, molte perdite di vite umane e nessun guadagno, perchè il Paese non è sicuro".
Karzai ha anche sottolineato che prima delle elezioni presidenziali del 5 aprile 2014, firmerà un accordo di collaborazione bilaterale con gli Stati Uniti, affinché truppe americane vengano mantenute nel suo territorio anche dopo il ritiro Nato - previsto proprio per il prossimo anno.
Come se non bastasse la ripresa di Karzai, escono dati della Difesa secondo cui il 73 per cento delle vittime statunitensi della guerra al terrorismo in territorio afghano, si sono verificate dopo il 20 gennaio 2009 - data di insediamento del primo mandato di Obama.
Le vittime anno per anno (fonte iCasualities.org)
2001: 5
2002: 30
2003: 31
2004: 49
2005: 94
2006: 87
2007: 111
2008: 151
2009: 303
2010: 497
2011: 494
2012: 294
2013: 111 (dal 1 gennaio 2013 al 10 Set 2013)
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