Camminare per l'ospedale può far mettere bene in luce le proprie fortune. Io entro ed esco dall'ospedale perché mia sorella vomita, non perché ha abortito spontaneamente come la ragazza che è in camera con lei. Io entro ed esco dall'ospedale e sono fortunata perché al secondo piano giro a destra, seguendo la freccia blu, e non a sinistra dove una freccia gialla per terra indica l'oncologia. Conosco la differenza. Di qua la vita che nasce, anche se con qualche complicazione talvolta, di là la morte che è sospesa nell'aria, che occupa la testa di chi è a letto e quella di chi arriva con cioccolatini e sorrisoni pieni di lacrime da nascondere. Ecco, lo so che questa volta sono fortunata. Lo so che a destra va tutto bene, che anche se la futura mamma sta male, sta male momentaneamente e, al massimo tra sei mesi, tornerà tutto com'era, anzi sarà tutto più bello, con qualcosa da stingere e da coccolare. Lo so che magari in quella stessa stanza tra qualche mese festeggeremo e ci sarà un fiocco alla maniglia e qualche mazzo di fiori lungo il corridoio.
Perciò sono fortunata, perché passerà. È solo questione di tempo.





