Una sonda spaziale segreta che viaggia oltre l'orbita di Plutone, alla ricerca del fantomatico decimo pianeta, Nibiru.
Una missione occulta lanciata a fine anni '90 sotto la duplice egida: NASA e Vaticano.
Una straordinaria scoperta, tenuta nascosta dall'efficientissimo SIV, il Servizio Informazioni del Vaticano.
Sembra l'accattivante trama di un film di fantascienza. Invece, per alcuni, è una verità che ci viene tenuta segreta da oltre dieci anni.
Sto parlando della sonda Siloe, che prende il nome dall'omonimo programma di esplorazione spaziale avviato nei primi anni '90. Essa rientrerebbe tra l'altro nel più ampio (e ancor più segreto) programma Kerigma, di cui si conosce il nome e pochissimo altro.
A quanto pare Siloe fu finanziata dalle ricche finanze vaticane, ma venne assemblata in una base segreta molto simile all'Area 51, o forse nell'Area 51 medesima. Disponeva di un motore a impulsi elettromagnetici e, una volta completata, venne collocata in orbita da un velivolo del tipo Aurora. La sonda, una volta raccolti i dati, si è riavvicinata al Sistema Solare ad una distanza tale da poter trasmettere le informazioni al radiotelescopio segreto posizionato in Alaska. In Rete girerebbero alcuni fotogrammi di un video girato dalla sonda. Il più famoso di essi mostra chiaramente una sigla in codice composta da più elementi: SVS (sigla non ancora decrittata), KE (Programma Kerigma) SI (Siloe) più una serie di numeri romani che identifica l'anno in cui sono state effettuate le immagini. I successivi caratteri hanno lo scopo di fornire ai destinatari del video il codice di identificazione dell'operatore che ha gestito i dati del satellite ed altre informazioni. Sotto invece c'è in latino il livello di classificazione "Secretum Omega" con l'equivalente NATO "Cosmic Top Secret". In seguito a questa sigla, si vedrebbe la foto del fantomatico “ghost planet”.
A quanto pare Siloe identificò e fotografò un grosso pianeta (due volte la terra) in orbita ai margini estremi del sistema solare, quello stesso pianeta che per certi ufologi si chiama Nibiru e che, per solo qualche giorno nel lontano 1983, era già stato dichiarato esistente dal Jet Propulsion Laboratory della NASA. Peccato che nei giorni successivi gli alti papaveri fecero ritirare questa imbarazzante dichiarazione, su cui venne stesa una coltre di silenzio perdurante.
L'annuncio, precipitosamente ritirato come un "fraintendimento", ispirò l'incontro Reagan-Gorbachov e il discorso del presidente Reagan alle Nazioni Unite circa il comune pericolo per l'umanità da parte di "un pianeta alieno là fuori" (Letteralmente, Reagan parlò di "alien threat", minaccia aliena, termine non così specifico sebbene concettualmente identico).
Nel 1999 ci fu una fuga di notizie relativa alla missione di Siloe. Un qualche ufficiale della NASA fece filtrare all'esterno del sistema il famoso video in cui si scorge un oggetto astronomico non meglio identificato. Il decimo pianeta, secondo gli ufologi. Un altra “gola profonda”, questa volta un gesuita del SIV, confessò in seguito al professor Cristoforo Barbato che quelle immagini erano reali, anche se non poteva affermare con certezza che erano state realizzate dalla Siloe.
Da allora è stato un concentrarsi di smentite, conferme, mezze parole, dibattiti più o meno ad alto livello, senza però mai arrivare a una risposta certa e incontrovertibile.
Inutile dire che sul decimo pianeta si sprecano ipotesi, talune molto fantasiose. Secondo la più bizzarra esso sarebbe il "pianeta dell'attraversamento" (chiamato Nibiru dai Sumeri e Marduk dai Babilonesi), un corpo celeste dall'orbita molto eccentrica che giungerebbe al suo perielio ogni 3600 anni. Gli stessi complottisti lo immaginano abitato dai misteriosi Anunnaki, concetto che potrebbe quindi riallacciarsi alla minaccia aliena paventata da Reagan.
Ma restiamo coi piedi per terra. Se c'è qualcuno che ne sa davvero qualcosa, si tratta della Chiesa Cattolica. Ancor prima della NASA, sì. Non a caso il Vaticano va riempiendo il mondo di laboratori astronomici, come quello costruito in Arizona per osservare il passaggio di Hale-Bopp.
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Fonte principale: Edicolaweb
Per approfondire, potete scaricarvi il dossier in PDF del professor Barbato, La realtà del Secretum Omega.