Stimolante e provocatoria. Una mostra coraggiosa. Rigorosamente vietata ai minori…
Nelle Cast Courts del Victoria and Albert Museum di Londra troneggia una copia in gesso a grandezza naturale del David di Michelangelo. Sul retro, una bacheca contenente una foglia di fico di circa mezzo metro commissionata nel 1857 per rimediare al trauma subito dalla Regina Vittoria di fronte alla nudità della statua. La stessa foglia di fico apre la mostra alla Barbican Art Gallery, Seduced: Art and Sex from Antiquity to Now.
foglia di fico. V&A Images
Trecento opere. Settanta artisti. I nomi di Beardsley, Klimt, Picasso, Robert Mapplethorpe e Tracey Emin tra gli altri. Un percorso storico e tematico che abbraccia oltre duemila anni. Seduced non è una gratuita esibizione di pornografia: è il frutto di cinque anni di solida ricerca storica.
La sessualità non è una realtà estranea al cambiamento. Nel mondo Greco-romano la nudità del corpo non costituiva un offesa. La società greca lo aveva trasformato nel simbolo stesso dell’uomo libero, padrone del proprio destino. Con l’avvento del Cristianesimo, vergogna e senso di colpa si impossessano di ciò che prima era bello e puro. Emblematico in apertura della motra, il confronto tra l’Emafrodito addormentato della Galleria Borghese e la selezione di oggetti provenieneti dai Gabinetti segreti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dal British Museum. Creati per ospitare immagini esplicitamente erotiche rinvenute a Pompeii, tali sub-collezioni erano rigorosamente separate dal resto per proteggere le menti impressionabili di coloro non in grado di vedere alla bellezza del corpo in senso spirituale.
Il percorso espositivo della mostra si srotola labirinticamente tra l’ossessionante ricerca della realtà dell’arte europea e l’interesse decorativo per forme e colori dell’Oriente. Miniature erotiche indiane illustranti il Kama Sutra, acquerelli cinesi e stampe pornografiche giapponesi, si alternano a capolavori rinascimentali e barocchi a creare una contraposizione di atteggiamenti mentali, non solo di stili. In Woman and a man with oysters lo sconosciuto artista giapponese riproduce accuratamente i genitali maschili e femminili in quanto presenza visibile e naturale del corpo umano.
Artista sconosciuto - woman and a man with oysters - album di aquerelli - V&A Images
Un atteggiamento che non potrebbe essere più lontano dalle provocazioni pittoriche di Schiele. Ma basta guardare all’eroticissimo Satyr flogging a nymph di Agostino Carracci, o Jupiter and Antiope di Rembrandt per rendersi conto di quanto sia fuorviante pensare che l’esplicitazione della sessualità nell’arte Occidentale sia una scoperta del nostro secolo.
L’ostentazione moderna costituisce una reazione a secoli di repressione. Ma nel tentativo di esorcizzare l’ancora presente vergogna, la sessualità è stata trasformata in materia da fast food. Ciò che prima era sacro perchèsegreto, diventa di qualcosa da dividere (senza necessariamente condividere) con gli altri. Ecco allora il piano superiore, i dissacranti ritratti fotografici di Jeff Koons con La Cicciolina al tempo della loro relazione nel 1990, Blowjob (1963) di Andy Warhol, Erotos di Nobuyoshy Araki dove nulla èlasciato all’immaginazione.
Jean Angelou – untitled – 1900 - Danny Moynihan, London.
Ironia, una grande sensibilità e una seria ricerca storiografica hanno trasformato quello che avrebbe potuto rivelasi un totale disastro per i curatori in una mostra provocante ed intellettualmente stimolante. Seduced è una sfida a guardare in faccia l’evoluzione della sessualità nei secoli senza ammiccamenti e falso imbarazzo.
E l’assenza di ipocrisia della mostra non risparmia neanche un caposaldo dell’arte iglese come JMW Turner, il cui taccuino degli schizzi testimonia che anche il più serio degli artisti britannici non dedicò tutto il suo tempo alla contemplazione del paesaggio…