Magazine Cinema

Seducente Buenos Aires

Creato il 03 luglio 2013 da Gaetano63
Seducente Buenos AiresEsposte a Roma le fotografie dell’argentino
Aldo Sessa
Il fascino eclettico di Buenos Aires, nitido e seducente nella luce calda del sud, si riflette senza filtri nelle immagini di Aldo Sessa, uno dei più celebri fotografi argentini. Classe 1939, è da quando aveva 17 anni che Sessa scatta fotografie. E da allora documenta la vita della sua città, mostrandone i contrasti e il volto cosmopolita, dall’architettura alla cultura, dai luoghi più o meno emblematici alle persone che li abitano. Un lavoro che  ha accompagnato anche le opere di alcuni  noti scrittori argentini, fra cui Jorge Luis  Borges, che alla capitale hanno dedicato bellissime pagine. Ora un  significativo florilegio delle opere del fotografo, 56 scatti, viene proposto a Palazzo Venezia a Roma nella mostra «Buenos Aires vista da Aldo Sessa», presentata nel pomeriggio di ieri, martedì, alla presenza di Hernán Lombardi, ministro della cultura della capitale argentina, dei  curatori Ángel Navarro e Maria Pimentel, e dell’artista. Alla cerimonia ha partecipato l’arcivescovo Adriano Bernardini,  nunzio apostolico in Italia, che prima dell’attuale incarico era stato nunzio proprio in Argentina. Seducente Buenos AiresLa rassegna, aperta fino al 2 agosto, è suddivisa in diverse sezioni: i quartieri portegni, i parchi e i monumenti, il Teatro Colón, il tango e una, inedita, dedicata alla Buenos Aires di Papa Francesco, il suo quartiere e alcuni dei luoghi significativi del suo apostolato, dal barrio Villa 31 alla cattedrale, dal seminario di Villa Devoto alla basilica di San Giuseppe di Flores. Quella di Sessa è una dichiarazione d’amore alla sua città. Ma è anche un invito a perdersi nelle sue strade e piazze, nei caffè un po’ retrò, nei boschi di Palermo, lungo  Costanera, tra i binari delle stazioni Retiro e Constitución, al Porto Madero. Per respirarne le atmosfere e  coglierne le infinite suggestioni. (gaetano vallini)
(©L'Osservatore Romano – 4 luglio 2013)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :