Lascio volontariamente le vesti ironiche di questo blog, per porre l'attenzione a un tema che ogni anno, soprattutto in questo periodo, torna prepotentemente in evidenza, ovvero l'abbandono degli animali durante il periodo estivo, in coincidenza con l'inizio delle vacanze. Nella mia mente stanno scorrendo un numero spropositato di imprecazioni e immagini di possibili torture che farei a questi "padroni" che pensano "è solo un animale" e non si sentono minimamente in colpa nel lasciare al proprio destino il compagno che lo ha accompagnato fino al momento in cui decide di abbandonarlo perché scomodo, costoso, difficile, impegnativo. Io non lo nego, prendersi cura di un animale domestico è un lavoro a tempo pieno, hanno bisogno di continue cure, attenzioni, tempo. Mi chiedo cosa spinga le persone ad adottare - o peggio, comprare - un animale, se poi non sono disposte a prendersene cura nel modo che merita. Un animale non è un giocattolo che compri, usi e quando non è più di tuo gradimento lo butti senza pietà. Prova sentimenti ed emozioni, dolore e gioia, empatia, paura. Perché abbandonarlo? Perché prenderlo con sé, se non si ha intenzione di fregarsene?
Se hai intenzione di adottare un animale, qualunque esso sia, ricordati che ha bisogno di te per tutto. Non cadere nel tranello delle frasi fatte quali "il gatto è totalmente indipendente", "per il cane, l'importante è andare fuori più volte al giorno", "il coniglio è felice di stare nella sua gabbia", "il canarino non capisce niente, basta dargli da mangiare e metterselo un po' sulla spalla per farlo felice". Non è così, non lo sarà mai, con nessun tipo di animale. Non voglio far passare il messaggio che non si debba adottare un animale perché è una noia, ma semplicemente vorrei fosse chiaro che se si decide di farlo è per lungo, lunghissimo tempo. Il gatto può vivere tranquillamente in media fino a 20 anni. Il cane fino a 15. Il coniglio fino a 10. Un canarino anche 18. Sicuro che vuoi prenderti un impegno così grande e così protratto nel tempo? Puoi avere la certezza che nella tua vita non ci saranno cambiamenti tali da dover "sacrificare" il tuo amico, per la tua felicità? Sarai disposto a sacrificare la tua vacanza perché non sai dove sistemare il tuo amico? Se hai risposto sì a tutte queste domande, pensando realmente a quello che vai incontro, se ne sei convinto, allora credo che tu possa essere un ottimo compagno di vita per il tuo amico, anche se non sarà come lo volevi tu. Puoi aspettarti che torni a casa con te un giocherellone ed affettuoso amico, ma che arrivi un frenetico divoratore di scarpe, che non si voglia far coccolare, che non sia giocoso come lo volevi. Ricorda che può accadere e che non è un pretesto, né una scusa per decidere che non è fatto per te.
Se hai già adottato un animale, sai bene di cosa sto parlando. Oltre alle spese tra mangimi, giocattoli, cucce, sistemazioni e cure mediche che sono spesso costose e continue, sai bene che qualsiasi animale è desideroso di creare un contatto con noi e quando questo accade è una cosa inimmaginabile, bellissima, meravigliosa. Ma sai anche che non esistono domeniche mattina o feste in cui si può stare a letto tutto il tempo che si vuole, perché ora con te c'è anche chi ha delle esigenze sia fisiche che psicologiche.
Ricordati che le vacanze non possono essere un momento di divertimento solo per te, ma anche per il tuo amico. Se puoi, portalo con te, ci sono tantissime strutture dove si possono portare gli animali da compagnia (alberghi, spiagge, fidopark, agriturismi). Nel caso non si possa fare altrimenti, ci sono le pensioni, puoi chiedere aiuto a un vicino, a un amico o a un parente che siano disposti a prendersi cura del tuo compagno di vita. Non abbandonarlo, lo condanneresti alla solitudine, all'indifferenza e purtroppo in molti casi, alla morte. Vuoi essere tu quello che ha puntato alla tempia una pistola a chi ti è stato fedele sempre? Abbandonandolo, lo condanneresti alla stessa cosa, solo che in molti più casi sarebbe una morte lenta, straziante, inesorabile. Vuoi essere un assassino?
E ora permettetemi di scrivere direttamente a chi lo ha fatto o ha intenzione di fare una cosa simile, in nome del suo divertimento o della sua stupida vita.
"Ti auguro di soffrire in tutti i modi in cui si può soffrire. Ti auguro che ogni volta che sei scalzo tu possa sbattere il mignolo del piede contro l'angolo del comò. Ti auguro che ti venga il ciclo quando hai i pantaloni bianchi e non hai con te un tampax. Ti auguro che ogni volta che partirai per le vacanze ci siano gli incolonnamenti già fuori dal tuo portone. Ti auguro di mangiare un piatto di cereali, per poi scoprire che era cacca di coniglio. Ti auguro di perdere il palmare con tutta la tua vita dentro. Ti auguro che per qualche rata erroneamente non pagata, ti tirino via la casa da sopra la testa. Ti auguro di bruciarti le ascelle e i piedi ogni volta che esci al sole. Ti auguro la calvizie e le verruche in faccia. Ti auguro di pestare una cacca ogni volta che hai le scarpe nuove. Ti auguro di far fuori la fiancata dell'auto nuova e che il carrozzaio ti spenni a dovere. Ti auguro di dimenticare tutte le chiavi all'interno di casa. Ti auguro che si rompa una tubatura ed esca dalla tua vasca da bagno tutto quello che dovrebbe stare nella fossa biologica. Ti auguro di perdere il biglietto dell'autostrada e di dover pagare tutta la tratta al casello. Ti auguro che il cameriere sputi nel tuo dolce. Ti auguro di cagarti addosso al colloquio di lavoro e che prendano un raccomandato al tuo posto. Ti auguro di lavorare il doppio e prendere la metà. Ti auguro che nessuno riconosca ciò che di buono fai, attribuendolo ad altri. Ti auguro di inciamparti ogni qualvolta tu veda qualcuno che conosci. Ma soprattutto ti auguro di essere abbandonato dai tuoi cari, che credevi fossero le persone che ti amavano di più nella vita, perché ti considerano un peso, un masso, una cosa di cui si può fare a meno senza alcun tipo di problema. Ti auguro la stessa cosa, di credere che la morte sia l'alternativa migliore ad una vita in solitudine."
In Italia l'abbandono è vietato i sensi dell'art. 727 del codice penale, che al primo comma recita: "Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro.". La ratio legis per questa norma è stata rinvenuta da parte della dottrina nella tutela del sentimento umano, che è offeso dal maltrattamento o abbandono degli animali, e dal Consiglio di Stato nella diretta tutela, «adeguata all’evoluzione dei costumi e delle istanze sociali», degli animali «da forme di maltrattamento, abbandono ed uccisioni gratuite in quanto esseri viventi capaci di reagire agli stimoli del dolore». La Dichiarazione universale dei diritti dell'animale sancisce all'art. 6 che «L'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante».
Inoltre, secondo il Ministero della Salute italiano, «chi abbandona un cane, dunque, non solo commette un illecito penale (legge 189/2004), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo», quando gli animali abbandonati provocassero incidenti stradali mortali. Lo stesso dicastero, a proposito delle ragioni dell'abbandono, esorta ad una più accorta gestione della fertilità dei propri animali d'affezione, cioè ad «operare un’attenta gestione della vita riproduttiva del proprio animale, per non incrementare il numero degli abbandoni determinati da cucciolate indesiderate e di difficile collocazione». Anche l’indifferenza nei confronti dei propri animali domestici è punibile. Lo ha deciso la Cassazione che riguardo alla sentenza 18892/11 depositata il 13 maggio 2011, ha stabilito che è considerato reato anche “il senso di trascuratezza o disinteresse verso qualcuno o qualcosa, o anche la sola mancata attenzione”.
NUMERI UTILI:
- 334.1051030 per segnalare un animale abbandonato in autostrada.
- 848.588.544 LAV (lega anti-visisezione) per segnalare casi di maltrattamento, abbandoni e combattimenti agevolando così la legge 189/04
- 800 253608 per segnalare emergenze legate ad abbandoni o maltrattamenti di animali (messo a disposizione del cittadino dal comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente, d’intesa con il Ministero dell`Ambiente e della Tutela del Territorio)
- 118. Vi passeranno l’operato ASL addetto per questi casi, saranno poi loro a provvedere al recupero della bestiolina ed al trasporto presso lo studio veterinario convenzionato o il rifugio.