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Seghe digitali

Creato il 09 luglio 2013 da Anticasta

 

Seghe_digitali

 

Da quattro chiacchiere con l'amica Cinzia Bascetta sono nate queste considerazioni:

Non sono i vecchi attrezzi in versione moderna, ma la versione attuale della vecchia espressione “seghe mentali” che ebbe grande successo negli anni settanta: pensieri per il puro piacere di farlo, e non per creare qualcosa; cosa assolutamente legittima, ma mentre chi si masturba sa benissimo che i figli non nascono così, sono molti i masturbatori digitali che pensano di aver migliorato il mondo grazie al loro intervento.

Ho dato un'occhiata ad un articolo di Libero ed ho visto che era corredato di oltre 4000 commenti: un gran numero di persone si è dato da fare a pubblicare il suo pensiero nell'illusione di portare il proprio contributo alla discussione, contributo che nel giro di pochi minuti è stato sommerso dai commenti seguenti e mi sono chiesto se l'autore avrà pensato “Oh, mi sono sfogato!” oppure sarà stato grato al giornale che gli ha dato la possibilità di far conoscere la sua opinione al mondo.

 La rete si autoproclama imparziale mezzo di comunicazione, ma spesso è solo un mezzo di informazione, nel senso etimologicamente deteriore, di (de)formare il cervello degli utenti dandogli la forma che il “padrone del vapore”, ovvero chi paga, desidera. E' vero infatti che sulla rete per ogni voce c'è la sua contraria, dando così l'impressione di imparzialità, ma non c'è alcuna possibilità di verifica e quindi si finisce per ascoltare ciò che piace scambiandolo per ciò che è vero, esattamente come si è sempre scelto finora il giornale da leggere od il canale televisivo da guardare.

 Basta leggere poi un social network od un blog per vedere che in rete non si comunica: tutti parlano di tutto ma nessuno ascolta. Sono rarissimi coloro che prendono in considerazione le risposte dell'interlocutore, per lo più si difendono all'ultimo sangue delle proprie asserzioni, anche contro la logica: un muro contro cui le idee rimbalzano come palle da tennis. [l'umoristico “Generatore Automatico di Risposte Grilline alle Critiche Verso il M5S” descrive perfettamente quella situazione, anche se certamente non è un comportamento solo loro]

 Ma l'effetto più dannoso della rete è che ci dona l'illusione che utilizzare la rete sia azione, spegnendo così ogni spinta a muoverci diversamente. C'è un evento che ci colpisce negativamente? Ci sentiamo appagati per esserci indignati, per averlo subito additato al pubblico ludibrio dei nostri amici, per aver firmato ed invitato a firmare almeno un paio di petizioni e così... “na sega”

 di Storno Pirata


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