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E’ risaputo ormai che tanti politici “piazzino” fidanzati, amanti, mogli, figli, cugini, nipoti e amici vari. Un fenomeno divenuto così comune da assumere i contorni della “spudoratezza” e della totale mancanza di onestà e di valori etici e morali.
Tutti ricordano il “caso Mastella”, come anche i più recenti casi di Rosy Mauro e del figlio di Umberto Bossi: tutti sappiamo anche delle fidanzate di Fiorito e di altri suoi preferiti.
Ultimo caso è quello di Wanda Ferro, presidente della provincia di Catanzaro, la quale ha nominato dirigente il suo compagno Gennaro Amato.
I fenomeni di clientelismo e nepotismo sono comuni ai politici come alla vita civile italiana: fenomeni che generano “obbrobrio” in tante persone ma che sono divenuti comunque “normali” perchè “lo fanno tutti”.
Dovrebbe essere “ferma” la condanna verso tutto ciò: chiunque dovrebbe opporsi a logiche che premiano “tutto” fuorchè il merito.
“Segnalati”, “raccomandati” e “piazzati” “rubano” il posto di lavoro di tante altre persone ma non solo questo….Rovinano le loro vite in modo inesorabile, rovinano il loro futuro, i loro sogni, le loro speranze. Segnalati, raccomandati e piazzati nel loro piccolo saranno anche “le persone migliori del mondo” ma per tanti ai quali hanno “rovinato la vita” sembrano veri e propri “mostri”.
Clientelismo, nepotismo e favoritismi vari sono fenomeni che dimostrano declino morale e comportamentale, un declino dequalificante di cui vergognarsi.
Fenomeni che a volte precludono l’ingresso nel mondo del lavoro a tanti giovani pieni di sogni e speranze per il loro futuro: fenomeni che condannano tra l’altro il merito, l’intelligenza, la conoscenza e il sapere.