Sognando Leggendo vi segnala l’uscita del 12 Marzo per la casa editrice Rizzoli:
Gino Nebiolo
Avete contato bene le dita?
“Confessioni semiserie di un nonno alle prime armi.”
Titolo: Avete contato bene le dita?
Autore: Gino Nebiolo
Edito da: Rizzoli
Prezzo: 17.00 €
Uscita: 12 Marzo 2015
Genere: Narrativa
Pagine: 288 pag.
Trama: Fra le grandi svolte di una vita, diventare nonni è forse quella che porta con sé l’emozione più forte: una miscela dolcissima ma esplosiva di felicità e paura, trepidazione e gioia. È un sentimento incontenibile che può far apparire ansiose le persone più razionali, può spingere ad agire d’impulso anche le meno istintive, eppure altro non è che sconfinato amore. A raccontarci, con lucidità e irresistibile brio, questa condizione dell’animo è Gino Nebiolo – importante giornalista dal Dopoguerra per oltre mezzo secolo, nonno da una quindicina d’anni –, che si è lasciato ispirare dai propri ricordi personali per intessere un ironico e intelligente diario familiare. Tutto comincia quando il figlio e la nuora annunciano a lui e alla moglie Cecilia l’arrivo di un nipotino. I futuri nonni sono felicissimi, tuttavia da quel momento in poi ogni passo è motivo di batticuore, equivoci, apprensione o piccole baruffe. Dalla prima ecografia all’esame di licenza media, passando per la scelta del nome e i pomeriggi ai giardinetti, i balocchi tecnologici e lo Zecchino d’Oro, i nonni vivono l’esperienza di partecipare – più o meno a distanza – alla crescita del nipote in un costante tripudio di emozioni, ritrovandosi spesso al centro di situazioni buffe se non esilaranti. Avete contato bene le dita? è un libro che riesce a parlare a tutte le generazioni: permette ai nonni di identificarsi e magari commuoversi, ai genitori di sorridere e riflettere, ai nipoti di divertirsi e diventare un po’ più saggi. È una lettura illuminante su un capitolo meraviglioso della vita.
Gino Nebiolo nato a Moncalvo (Asti) nel 1924, ha lavorato come giornalista a partire dal Dopoguerra per importanti testate italiane. È stato inviato alla Rai e in seguito corrispondente da Madrid, Buenos Aires, Pechino, Il Cairo, Parigi con brevi periodi a Torino come capo della redazione piemontese e a Roma come direttore del «Radiocorriere TV». Ha curato per una stagione G7 – figlio di Tv7 – e per due stagioni la ripresa di Tv7. Ha incontrato personaggi storici, da Krusciov a Zhou Enlai, da Perón ad Arafat. Ha scritto una ventina di libri tra racconti, saggi e romanzi.