Un racconto necessario perché affronta una delle malattie più “scomode” del nostro tempo, entrando nell’abisso di solitudine del malato e sconvolgendo le nostre più comuni convinzioni.
Domitilla Melloni
Forte e sottile è il mio canto
Storia di una donna obesa
“Ci sono molte donne grasse, obese, che io vedo comunque estremamente femminili. Tante donne di Botero che camminano per le strade, dove gli obesi sono sempre di più e li vedi che hanno imparato a vestirsi, a curarsi. Ci sono obese che magari non sono belle, ma sono una meraviglia per me, perché le vedo con gli abiti giusti, truccate, pettinate… donne, insomma. Io no.”
Titolo: Forte e sottile è il mio canto. Storia di una donna obesa
Autore: Domitilla Melloni
Edito da: Giunti
Prezzo: 12.00 €
Uscita: 24 Settembre 2014
Genere: Romanzo, autobiografico
Pagine: 208 pag.
Trama: Domitilla Melloni in questa speciale autobiografia racconta la propria storia alternando narrazione e pagine di diario: dalla descrizione della prima infanzia, trascorsa circondata dall’affetto premuroso e spartano dei genitori, anni felici ma non spensierati, perché vissuti all’ombra dei divieti che impongono la mortificazione del corpo, il rigido controllo dell’alimentazione (nella famiglia materna ci sono casi di obesità), alla convinzione di essere grassa e alla goffaggine tipica della prima adolescenza. Mentre il buon rendimento scolastico determina la sua esclusione dal mondo dei coetanei e il rapido avvicinamento a quello degli adulti. Intorno ai venti anni si verificano i primi consistenti aumenti di peso e, sostenuta dall’amore per (e di) Walter, compagno di vita, Domitilla si trova di nuovo costretta ad affrontare il calvario delle diete. Dopo due gravidanze, la costante crescita del peso contribuisce ad aumentare la distanza tra la propria interiorità e un corpo straniero. Sono anni di colpevolizzazioni e umiliazioni trascorsi a combattere una delle convinzioni più radicate nel senso comune: un obeso è obeso perché senza autocontrollo. Grazie all’esperienza della psicoanalisi, Domitilla decide di sottoporsi ad alcuni esami clinici e potrà finalmente dare un nome alla malattia di cui soffre e con questa diagnosi accettare, seppure con difficoltà, i cambiamenti del proprio corpo, impegnandosi a superare il senso di colpa e i pregiudizi sociali che da sempre accompagnano i malati di obesità.