SEGNALAZIONE - Il basilico raccolto all'alba di Eugènie Gènin

Un'autrice misteriosa caratterizzata da una scrittura sensuale...
TITOLO: Il basilico raccolto all'alba
AUTORE: Eugènie Gènin
EDITORE: Milena Edizioni
GENERE: Erotico/Rosa
PREZZO: eBook 3,99 € cartaceo 8,50 €
PAGINE:85
TRAMAQuando incontra il Professore per la prima volta, Doria ha sedici anni e la sua vita è intrappolata tra le mura della pensione del padre. Lui ha molti più anni e porta con sé un bagaglio dentro al quale conoscenza e mistero si alternano con intrigante complicità.Quando l’anno successivo l’uomo fa ritorno in Liguria, la natura prende il sopravvento e la loro storia prende forma. L’uomo è sposato e Doria è solo una tappa lungo il viaggio che durante le vacanze estive lo porta dalla moglie e la figlia a Nizza. Una tappa che però diventa piacevole abitudine e si ripete ogni estate. Negli anni più delicati della sua giovinezza, si abbandona a lui e pur di non deluderlo è disposta non solo ad assecondare ogni sua fantasia, ma anche a imparare nuove pratiche, facendo esperienze con i compagni durante gli interminabili mesi scolastici.
Durante i loro fugaci incontri, il Professore si dedica totalmente a lei con il chiaro intento di iniziarla alla ricerca di se stessa e del piacere. Dopo una lunga separazione, ad aspettarlo però non troverà Doria, ma un plico di lettere in cui racconta di se stessa, di loro e di un segreto che non ha mai avuto il coraggio di confidargli...
CITAZIONI
"Non mi voltai: non avevi bisogno di un mio sorriso per sapere che stavo bene, né che ti dicessi che avremmo potuto rifare tutto e molto altro. Lo sapevi, mi avevi. Oltrepassato il confine segnato dalla morale, si entra in un territorio in cui non esistono regole e non esistono leggi..."
"Un volta dentro, non chiusi completamente la porta; chiunque fosse passato avrebbe potuto vedermi semplicemente infilando lo sguardo in quei pochi centimetri tra la porta e il telaio. Mi abbassai i jeans, mi sedetti sulla tazza rivolta verso il rubinetto, poi iniziai a far scorrere l’acqua e a fissare quello strano dipinto davanti al quale mi piaceva fermarmi a fantasticare. Amavo immaginare che il Re degli dèi rivolgesse il suo onnipotente sguardo sulle mie labbra schiuse, anziché su quelle di Leda. Amavo pensare che fossi tu Zeus, che mi guardassi dall’alto di quell’altra tua vita per me inaccessibile e potessi assumere le forme che volevi per starmi vicina, anche quando non eri qui..."
"Quella mattina, sotto la doccia, in procinto di lavarmi la schiena, mi dicesti che non siamo altro che libri che respirano e che i nostri corpi dicono tutto di noi, basta saperli leggere..."
“Siamo i desideri che nascondiamo: pipistrelli appesi al soffitto di una grotta umida, che aspettano d’essere svegliati dallo strattone di un bagliore di luna”.
"È in primavera che la felicità si arrampica ovunque sui corpi acerbi e ne consuma l’ingenuità, come l’edera consuma la vita dell’albero che intorno a sé stringe. E quando la natura si risveglia, io, inesorabile, divengo Dioniso e ubriaco il mondo con parole e azioni sconsiderate!"
"Scusami.» Mi dicesti dimesso. E quella parola divenne mano incandescente che s’immerse nel mio mare segreto, come la lava del vulcano Pu’uO’o nell’oceano. Un maremoto mi travolse e io sbattei contro il fondale di quel nuovo pungente piacere con spasmi disarticolati e un grugnire animale, che sembrò provenire da un alieno nascosto dentro di me. Poi la morsa allo stomaco si sciolse, divenendo dapprima calore che esonda e in seguito fresca risacca che lentamente trascina a largo nuovi e sconcertanti pensieri. Ti accorgesti di tutto, lo so. Lo so perché pur non aggiungendo altre parole, restasti lì a sommare i tuoi respiri ai miei. Lo so perché udii i nostri muscoli tesi rilassarsi all’unisono e i tamburi che avevamo nel petto rallentare il loro primitivo intercedere, fino quasi a smettere..."