Segnalazione: “Il comune senso del mistero” di Sergio Valentini

Creato il 27 febbraio 2015 da Nasreen @SognandoLeggend

Sognando Leggendo vi segnala l’uscita del 10 Febbraio per la Infilaindiana Edizioni:

Sergio Valentini

Il comune senso del mistero

“L’artista è una persona che inventa bugie per dire verità. Il problema oggi è che nessuna bugia nasconde qualche verità: dietro ogni bugia c’è un’altra bugia.”

Titolo: Il comune senso del mistero
Autore: Sergio Valentini
Edito da: Infilaindiana Edizioni
Prezzo: ebook 3.49 €
Uscita: 10 Febbraio 2015
Genere: Thriller
Pagine: 161 pag.

Trama: Il comune senso del mistero è un viaggio nella psiche umana, un percorso non banale in bilico fra coscienza e irreale. Sara, Scomparso, Da piccolo, Alle diciottoecinquanta quattro titoli per altrettante “strane” storie. Quattro racconti scanditi da una sottile ironia e sempre sospesi tra la realtà e il mondo dei sogni e dei desideri più nascosti. Nel primo Vanni, ormai costretto in una condizione di stato vegetativo, ricorda gli ultimi giorni che hanno preceduto la sua attuale situazione e in particolare ripensa a Sara, la sua “donna ideale”. In Scomparso il protagonista cerca di capire chi e per quale ragione lo ha assassinato. In Da piccolo un anziano giornalista descrive la sua vita da vedovo, segnata da rinnovati desideri sessuali, giungendo infine a un inaspettato epilogo. In Alle diciottoecinquanta la vita sulla Terra è sconvolta da un inquietante e martellante annuncio. Se chiari sono i riferimenti al Giudizio universale di Vittorio De Sica, evidente è anche il pretesto per far uscire allo scoperto le nostre paure di fronte all’ignoto e alla morte. Mistero, onirico, sagacia, cinismo si mescolano dunque con intelligenza e precisione.

“Se ancora fossi soggetto a passioni di qualsiasi genere, direi che mi sto appassionando a questa storia. C’è un morto – e su questo vi garantisco che non vi è alcun dubbio – ma manca un movente e, quindi, un possibile mandante. Ci sono gli esecutori, è vero; ma io – la vittima – non li conoscevo e, probabilmente, erano persone venute da fuori.”

Sergio Valentini ha vissuto i suoi anni (molti) dedicandosi alla pittura (varie mostre), alla poesia (alcuni libri) e alla narrativa (inedito, fino ad oggi). “Ut pictura poesis”: così il pittore e il poeta possono portare avanti la loro attività gratificandosi principalmente (si fa per dire) dei risultati ottenuti con la loro ricerca. Il narratore no, il suo lavoro avrà un significato (esisterà) solo quando incontrerà lettori (possibilmente numerosi) ai quali raccontare le storie da lui create.


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