Oggi volevo segnalarvi un libro che mi sembra meritevole d’attenzione; si tratta di una novità editoriale della Garzanti, dal titolo La contessa nera (trad. di C. Marseguerra) dell’autrice Rebecca Johns.
Personaggio storico affascinante e spietato, Erzsébet Báthoty ha ispirato autori di fama mondiale e non, dando vita a innumerevoli personaggi d’invenzione letteraria tra cui Carmilla di Joseph Sheridan Le Fanu, racconto che ha influenzato la narrativa dell’orrore (Dracula di Bram Stoker, per esempio) e nel quale si riassume in modo perfetto la tematica del vampiro.
Si dice infatti che le terribili imprese della Contessa ungherese abbiano rappresentato per Le Fanu una delle matrici d’ispirazione per la figura di Carmilla. Secondo le varie biografie, verbali di processi e leggende metropolitane, la Contessa avrebbe fatto uso del sangue di vergini a scopi cosmetici e lacerato a morsi le carni di giovani donne. La vita e la sua morte per cause ignote – sappiamo però che fu costretta all’isolamento a seguito della condanna che le era stata inflitta – la candidarono a “morta-inquieta”, e la tradizione popolare contribuì ad alimentare la leggenda fino a creare il mito della “Báthoty vampira“, di estrema suggestione letteraria. (Cito direttamente dalla mia tesi universitaria).
Credo che La contessa nera di Rebecca Johns sia il libro perfetto per coloro che come me desiderano approfondire il personaggio storico. Spero di poterlo acquistare al più presto per farvi sapere che cosa ne penso.
Per il momento vi lascio con la trama del libro:
Ungheria, 1611. L’alba illumina l’imponente castello di Csejthe. Nella torre più alta, una donna completamente vestita di nero è sveglia da ore. Murata viva in una stanza fino alla morte: così ha decretato il conte palatino. Ma la contessa Erzsébet Bàthory non ha nessuna intenzione di accettare supinamente il destino che le viene imposto. Non l’ha mai fatto nella sua vita. Ha solo sei anni quando, nella sua dimora tra i freddi monti della Transilvania, assiste ad atti di violenza indicibili. Neanche quando, appena adolescente, è costretta a sposare l’algido e violento Ferenc Nàdasdy. Un uomo sempre lontano, più interessato alla guerra e alle scorribande che a lei. Erzsébet è sola, la responsabilità dei figli e dell’ordine nel castello di Sàrvàr è tutta sulle sue spalle. Spetta a lei gestire alleanze politiche e lotte di potere. Lotte sanguinose, piene di sotterfugi e tranelli, che fanno emergere la parte più oscura della contessa, un’anima nera. Strane voci iniziano a spargersi sul suo conto. Sparizioni di serve torturate e uccise, nobildonne svanite nel nulla. Chi è davvero la donna imprigionata tra le gelide pietre di Csejthe? È solo vittima di una cospirazione per toglierle il potere? O il male è l’unico modo per Erzsébet di sopravvivere in un mondo dominato dagli uomini? La contessa nera si ispira alla figura della prima serial killer della storia, Erzsébet Bàthory, la contessa sanguinaria. Padrona spietata, torturatrice di centinaia di giovani donne, assassina crudele.