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[ SEGNALAZIONE ] : La Pianista di Auschwitz di Suzy Zail

Creato il 17 gennaio 2016 da Cristina @LeggereShh
Buongiorno Lettori. 
Come procedono le vostre letture? Avete programmi per questa domenica? O, come la sottoscritta, state ammirando il divano con gli occhi a cuoricino?
Qualunque sia il vostro piano strategico per questa giornata, ho deciso di stuzzicare la vostra naturale curiosità presentandovi -  in vista della prossima Giornata della Memoria - una nuova uscita per la casa editrice Newton Compton che, ancora una volta, ci permette di entrare dentro la Storia e viverne ogni più piccola sfaccettatura.
La Pianista di Auschwitz è un romanzo sicuramente potente e d'impatto che, attraverso le sue pagine, porta il lettore a vivere emozioni pure, tangibili e umanamente inconcepibile nella sua accurata crudeltà.


[ SEGNALAZIONE ] : La Pianista di Auschwitz di Suzy Zail

Prezzo: 9.90€ | Pagine: 256

Una storia d'amore, di coraggio e di crudeltà.
Hanna ha quindici anni ed è una pianista di talento. 
È cresciuta in una famiglia ebrea della media borghesia ungherese, ma quando la città in cui vive viene rastrellata, dovrà conoscere insieme ai suoi cari gli orrori del campo di concentramento. 
Sua madre impazzirà dopo essere stata separata dal marito e Hanna rimarrà sola con la sorella Erika ad affrontare un luogo agghiacciante e brutale come Auschwitz. 
Un giorno, però, le viene offerta la possibilità di suonare il pianoforte per il comandante del lager, una scelta sofferta per la povera ragazza. Una volta entrata nella villa del nazista, conoscerà suo figlio, Karl, ragazzo affascinante che sembra rinnegare la vita dello spietato padre. Di primo acchito, Hanna non potrà fare a meno di odiarlo con tutta se stessa. Eppure, man mano che passano i mesi, un altro sentimento per il giovane Karl si farà strada nel suo cuore..
Un realistico ed inquietante ritratto di uno dei momenti più tetri della storia, compensato dal potere sovversivo dell'amore! Suzy Zail vive a Melbourne.
Ha lavorato come avvocato prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. In uno dei suoi libri ha raccontato la storia del padre, un sopravvissuto all'Olocausto, Il Bambino di Auschwitz.

Lettori, cosa ne pensate di questa proposta letteraria?
Dal mio personalissimo - e anche non condivisibile - punto di vista, credo fermamente che approfondire determinate tematiche anche attraverso libri romanzati, pur sempre costruiti attorno ad evidenti certezze storiche, sia quantomai fondamentale per far rimanere sempre viva ed accesa la fiamma del ricordo e del silenzioso ammonimento.
Cristina

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