Sognando Leggendo vi segnala:
George Oliver Green
Le Aquile del Futuro
Titolo: Le Aquile del Futuro
Autore: George Oliver Green
Edito da: Prospettiva Editrice
Prezzo: 12.00 €
Genere: Romanzo, fantascienza
Pagine: 343 pag.
Trama: Sulle cime di Rock Springs, punto culminante e più alto delle Montagne Rocciose, prima scompare, dopo averlo seguito di nascosto, uno studente universitario svedese, assieme al suo docente di ingegneria elettronica appena andato in pensione e, dieci anni dopo, nello stesso luogo, due giovani ragazze aspiranti modelle. I loro fratelli, con un appoggio marginale di FBI e NASA, partono subito alla loro disperata ricerca a costo delle proprie vite. Dovranno andare, per ritrovarle, nello spazio.
Vi segnaliamo inoltre un piccolo assaggio della trama del 2° libro dell’autore, “Torre Generosa”:
«UN’INTENSA E PASSIONALE STORIA D’AMORE TRA UN CAPITANO DEI MARINE AMERICANI E UNA SEMPLICE CONTADINA FRANCESE DURANTE LA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE CHE DIVENTERANNO, PRESTO, GENITORI DELLA PROTAGONISTA, PROMETTENTE MODELLA DI PROFESSIONE…
Questa è la trama principale del secondo romanzo di George Oliver Green, in due parallele e trasversali storie d’amore.
La data della pubblicazione, al momento non nota, ma certa entro l’anno, dà la possibilità, a chi lo volesse, di prenotarlo anche prima della sua uscita nelle librerie ed esercizi addetti alla sua vendita. Nel caso, scrivere a [email protected] o direttamente all’autore [email protected].
Da entrambi i romanzi ed eventuali successivi sarà devoluta una parte dell’incasso per i paesi poveri e del Terzo Mondo.
George Oliver Green parla di sé: sono nato a Firenze nel 1966, così gli altri tre fratelli più grandi di me. Mio padre era un carabiniere d’origine stabiese, provincia di Napoli. Mise su famiglia nella città che, durante il Basso Medioevo, era governata dai Medici. Operava alla Scuola Sottufficiali, caserma situata proprio di fronte alla stazione dei treni di Firenze e vicino alla chiesa di Santa Maria Novella. Abitavamo in periferia, quartiere Baracca. Al contrario di tanti che abitavano in centro, dove l’acqua dell’Arno, durante l’alluvione dello stesso anno, raggiunse anche i cinque metri, subimmo anche noi l’allagamento ma, per fortuna, solo mezzo metro. Vi erano semi–sommerse le due nostre FIAT di allora: una 850 e una 600. Mio padre, appassionato e insegnante di fotografia, aveva il suo piccolo laboratorio nel sotterraneo. Lo dovette rappezzare con stracci perché l’acqua non filtrasse e danneggiasse tutte le sue apparecchiature e vasche per sviluppo e fissaggio. Nel 1970 mio padre si congedò dai carabinieri dopo ventiquattro anni di servizio nell’Arma. Fu assunto, come impiegato, nella stessa compagnia dove lavoro io adesso. Traslocammo in provincia di Bologna; nei primi due anni in centro al piccolo paese e, dal 1972, nella casa di campagna attuale dove vivo tuttora con la mia odierna famiglia di quattro membri: moglie, bimba e bimbo. Ad appena otto anni, convalescente da un incidente personale, mi appassionai della macchina da scrivere e, da quel momento, imparai a usarla. Scoprii che era bello, per me, battere sui tasti e riempire tanti fogli con scritte di fantasia e, verso i dodici anni (nel 1978) capii che mi piaceva produrre romanzi con tutta la mia possibile creatività, anche a mano. Fu nel 1976, a dieci anni, che iniziai a scrivere il primo romanzo. Dopo tante sofferenze e uguali interruzioni, lo completai nel 2006. Ora spero di diventare scrittore a livello professionale.