Segnalazione: “Marylin, gli ultimi tre giorni” di Elisabetta Villaggio

Creato il 24 dicembre 2014 da Nasreen @SognandoLeggend

Sognando Leggendo vi segnala,
una nuova uscita digitale firmata Kymaera Edizioni

Elisabetta Villaggio

Marylin, gli ultimi tre giorni

“Kymaera Edzioni, gli speciali”

Titolo: Marylin, gli ultimi tre giorni
Autore: Elisabetta Villaggio
Edito da: Kimaera Edizioni
Collana: Gli speciali
Prezzo: ebook 2.99 €
Uscita: 16 Dicembre 2014
Genere: Spettacolo, biografico, teatro
Pagine: 159 pag.

Trama: Era la notte tra il 4 e 5 agosto 1962 quando Marilyn Monroe esalava il suo ultimo respiro. La causa ufficiale: suicidio da overdose di barbiturici. Ma le domande (e le non risposte) sono troppe. Perché non sono mai stati interrogati ufficialmente la sua governante Eunice Murray e il suo psichiatra Ralph Greenson? Perché dall’autopsia è risultato che non ci fossero pillole nel suo stomaco, ma diverse punture nella zona del cuore? Perché una donna con una carriera spettacolare davanti a sé doveva uccidersi? Nella breve vita di Marilyn Monroe si sono intrecciati amori, passioni, lavoro, politica e carriera. Intrecci che forse ne hanno anche tragicamente deciso la fine. Era diventato un personaggio scomodo Marilyn Monroe. In questa sceneggiatura tratta dallo spettacolo teatrale omonimo, Elisabetta Villaggio ci racconta quegli ultimi, tragici, tre giorni.

MARILYN, GLI ULTIMI TRE GIORNI, uno sguardo dedicato agli ultimi, controversi, giorni di vita di Marilyn Monroe, firmato da un grande nome del mondo cinematografico italiano: Elisabetta Villaggio.
Tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, MARILYN, GLI ULTIMI TRE GIORNI ci mostra una versione diversa da quella ufficiale degli ultimi istanti di vita della famosa sex symbol americana. Era la notte tra il 4 e 5 agosto 1962 quando Marilyn Monroe esalava il suo ultimo respiro. La causa ufficiale: suicidio da overdose di barbiturici. Ma le domande (e le non risposte) sono troppe. Nella breve vita di Marilyn Monroe si sono intrecciati amori, passioni, lavoro, politica e carriera. Intrecci che forse ne hanno anche tragicamente deciso la fine.

Dal libro: 

Si apre il sipario. A destra c’è una camera da letto con un letto con lenzuola bianche. Alla sinistra del letto, un comodino con sopra un telefono bianco. Dall’altro lato del letto, sulla destra, a parete uno stand pieno di vestiti e poi una poltroncina. Ci sono piante e una grande finestra sulla destra del letto. Sulla sinistra del palcoscenico, come se fosse fuori dalla camera da letto, un tavolino con un telefono rosa. Dietro, nel lato sinistro, nascosta da una specie di trasparente, c’è un’altra stanza che si intravede appena: è il cottage degli ospiti. La scena è quasi buia. Solo una piccola luce ad illuminare il tavolino col telefono rosa.
VFC: 5 agosto 1962 ore 4.25 del mattino.
Eunice Murray, la governante, una donna dall’aspetto severo, sta componendo un numero al telefono.
EUNICE: Polizia di Los Angeles?
CLEMMONS (VFC): Sì, sergente Clemmons della polizia di West Los Angeles, cosa posso fare per lei signora?
EUNICE: Marilyn Monroe è morta, si è suicidata, io sono Eunice Murray, la sua governante.
CLEMMONS (VFC): Arrivo subito signora, mi dia l’indirizzo.
EUNICE: 12305, Fifth Helena Drive.
La governante esce e dopo un attimo suona il campanello della porta. Rientra accompagnata dal sergente Clemmons. Si alzano le luci. C’è un letto con una donna morta, sdraiata a faccia in giù, coperta da un lenzuolo. Si intravede un ciuffo biondo di capelli che spunta dalle lenzuola. Ai bordi del letto ci sono due uomini, il dottor Engelberg, medico generico di Marilyn, e il dottor Greenson, lo psichiatra di Marilyn. Engelberg, il più calmo dei due, è seduto vicino al letto sulla poltrona mentre Greenson in piedi, cammina nervosamente avanti e indietro.
EUNICE: Eccola, si è suicidata.

Elisabetta Villaggio, autrice di quest’opera e figlia del grande Paolo, esprime quella che per lei è la verità di quei momenti: “Non credo che si sia uccisa. Marilyn stava vivendo un periodo lavorativo fortunato: aveva appena fondato la sua casa di produzione ed era riuscita a terminare le controversie con la Fox. Però dava fastidio ai poteri forti che vedevano in quell’attrice dalle forme burrose un pericolo sia per la politica interna che per quella estera”. Sulla scelta di questo soggetto, l’autrice spiega: “È una donna che mi ha sempre affascinato. Nata povera, senza aver mai conosciuto il padre, con una madre con problemi mentali che finirà in manicomio. Marilyn è cresciuta tra orfanotrofi e famiglie adottive, eppure ha sempre lottato con tenacia per migliorare la sua vita, per scegliere. Questa sua tenacia, questa voglia di non arrendersi mi hanno conquistata.” Da Genova a Los Angeles, tra cinema, teatro e scrittura. Sceneggiatrice, regista e insegnante, artista a 360°, Elisabetta Villaggio ha voluto regalarci questa sua particolare opera, e noi di Kymaera Edizioni, da liguri come lei, siamo onorati di poter dar vita “digitale” al suo lavoro.


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