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Meg RosoffSe fossi Dio…
Collana Teens
Pagine 256
9,90 euro
978-88-347-1841-4
“Una selvaggia, saggia, sorprendente spiegazione della vita, dell’universo
e di tutto il resto. Dato il glorioso, eccentrico, spettacolare fallimento che è
il pianeta Terra, il Creatore poteva solo essere uno svogliato adolescente con una
soglia di attenzione minima e un esuberante organo sessuale. Io non so perché
nessuno lo ha mai pensato prima. Ha molto più senso della fisica delle particelle.
E, al contrario della Teoria del Big Bang, è divertente.”
Mal Peet
Bob ha diciannove anni, è pigro, arrogante e capriccioso, e quando non si tratta di sesso la sua capacità di concentrarsi tende al nulla.
Bob è Dio e vive in un appartamento con il signor B, il suo segretario personale, depresso ed efficiente.
Bob ha una madre alcolizzata e giocatrice d’azzardo che durante una partita di poker perde Eck, lo strano animale da compagnia della giovane divinità, che viene condannato all’estinzione a causa della paventata prelibatezza delle sue carni.
Poi Bob incontra Lucy, una ragazza meravigliosa che fa la guardiana allo zoo, e tutto cambia. Scende sulla Terra per farle la corte e inizialmente lei è entusiasta di ricevere le attenzioni di un tipo davvero affascinante, che sembra poterle offrire tutto ciò di cui ha bisogno, finché non si stufa delle sue improvvise sparizioni... Tanto più che un dio innamorato è un dio che non svolge bene il proprio lavoro, e il mondo ne paga le conseguenze con terribili carestie e inondazioni.
Estratto dal testo:
Io sono Dio, pensò Bob. L’onnipotente Dio, che tutto può. E che schianto di mondo fantastico ho creato, inclusa questa meravigliosa ragazza. Che splendido regno di piacere. Che bel diluvio. Che sole perfetto. Che favoloso genio che sono.
Si stese accanto a Lucy, le infilò un braccio sotto la testa e strofinò la guancia contro quella di lei. Dopo settimane trascorse a ripararsi dal vento e dalla pioggia, il sole caldo sulla carne calda sulla lana calda era come una benedizione.
Forse era il vino, forse era la dolce ebbrezza dell’amore, ma il piano che Bob aveva appena architettato per Lucy si tramutò in un’ondata di ottimismo. «Lucy, Lucy, tesoro mio.» La voce di Bob si spezzò, come se il semplice parlare fosse uno sforzo enorme. «Tu sei la donna più meravigliosa del mondo intero.»
«Non è vero» sussurrò lei di rimando. «Hai solo perso il lume della ragione, ecco tutto.»
Lui annuì. «L’ho perso, sì.»
MEG ROSOFF è nata a Boston nel 1956. Ha studiato a Harvard e a Londra, dove vive dal 1989. Ha lavorato in molte agenzie pubblicitarie, e ha iniziato a scrivere romanzi dopo che sua sorella minore morì per un cancro al seno. How I live now, il suo primo successo, ha vinto il The Guardian Children’s Fiction Prize e il Micheal L. Printz Award. Nel 2010 Fanucci editore ha pubblicato Justin, vincitore nel 2007 del prestigioso Carnegie Medal.
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Santino SpinelliRom, genti libere
Storia, arte e cultura di un popolo misconosciutoIn libreria dal 24 gennaio
pp. 383 Euro 17,50
Il primo libro che racconta il popolo Rom dall’interno,
al di là di pregiudizi e stereotipi.
Una profonda, lucida riflessione che squarcia l’alone di mistero che attanaglia il mondo Rom.
Da sempre oggetto di sospetti e vessazioni, se non addirittura di persecuzioni, il popolo rom è una delle più antiche minoranze del Vecchio continente, tra le più dinamiche e radicate. Eppure di questo popolo non sappiamo nulla. Per la prima volta, un suo rappresentante autorevole, uno studioso rom italiano ci racconta la storia di queste «genti libere», dalle migrazioni originarie alla situazione contemporanea, dalla cultura e i valori sociali alle espressioni artistiche, fino alle organizzazioni politiche. È un lungo viaggio-racconto, che si muove lungo tre prospettive strettamente collegate tra loro: quella stereotipata dei mass media, delle roulotte sgangherate e della cronaca che priva la popolazione romanì di ogni dignità, attribuendo all’errore del singolo una colpa collettiva; quella del ghetto e delle associazioni di pseudo-volontariato, con i loro progetti autoreferenziali, ipocrita risposta alla piaga dello sfruttamento della povertà come fonte di guadagno per chi non ha un mestiere; infine, quella «invisibile» dell’arte e della cultura, della storia e della lingua, dei valori e delle tradizioni costituita da esseri umani nella loro quotidianità e nelle loro relazioni, che l’anima del popolo rom che tutti ignorano e che l’attuale politica di assimilazione tende ad annientare attraverso la Romfobia. I Rom, Sinti, Kale, Manouches e Romanichals sono ovunque, in tutti i continenti, in tutti gli Stati europei e
sono attivi in ogni campo: dalla grande musica al grande calcio, dal cinema alla letteratura, dall’università alla NASA e in ogni tipo di attività economica. Non di rado, rappresentano delle eccellenze, anche se sono costretti a camminare sempre in salita e, spesso, a nascondere le proprie origini.
«Ogni persona per bene deve sapere ciò che in questo momento si consuma contro i nostri concittadini europei rom e sinti, anche attraverso la falsa retorica dell’emergenza con il suo corredo di stanziamenti comunitari che spesso riempiono le tasche di chi sfrutta e strumentalizza la logica dell’emergenza stessa. Questo libro dovrebbe essere letto e meditato da tutti, dovrebbe stare in ogni biblioteca e libreria, dovrebbe essere studiato nelle scuole di ogni ordine e grado. Santino Spinelli, rom italiano, professore e musicista, in arte Alexian, offre alle nostre coscienze un dono prezioso. Facciamone buon uso.»
Moni Ovadia
Santino Spinelli in arte Alexian è un rom italiano, musicista, compositore, poeta, saggista. Ha due lauree, una in Lingue e Letterature Straniere Moderne e l’altra in Musicologia, entrambe conseguite all’Università di Bologna. Insegna Lingue e Processi Interculturali (Lingua e cultura romanì) all’Università di Chieti. Con il suo gruppo, l’Alexian Group, tiene numerosi concerti in Italia e all’estero. Ha pubblicato partiture musicali per orchestra, ensemble e fisarmonica sola con il titolo di Romano Drom (Carovana romanì) con l’Ut Orpheus di Bologna e ha tenuto concerti con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese e con l’Orchestra Europea per la Pace a Strasburgo al Palazzo del Consiglio d’Europa.