BLOODYMILLA
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Barbara BaraldiDelos BooksGraphic Novelpagg. 76euro 14,90
I vampiri, si sa, sono transilvani d’origine e oggi americani d’adozione. Ma c’è stato anche un tempo in cui sono stati italiani. Erano gli anni ’70 e una certa sottocultura – la stessa di certo horror nostrano del tempo e dei giornaletti “piccanti” – fioriva mescolando erotismo e avventura e lasciando forti tracce nell’immaginario, anche in quello visivo.Oggi quell’immaginario, ripulito e nobilitato dallo sguardo di una grande scrittrice, torna a vivere, in un’esaltante mix.La scrittrice è Barbara Baraldi, che scrive per Mondadori e che il Corriere della Sera non ha esitato ad omaggiare definendola “la regina del gotico italiano”. Un talento che per la prima volta si cimenta in un genere – la graphic novel – davvero stimolante.È così che arriva nelle librerie Bloodymilla, pubblicato da Delos Books che inaugura per l’occasione una nuova collana dedicata appunto ai romanzi grafici.COME UN FUMETTO, PIù DI UN FUMETTO La forma e la struttura delle graphic novel – o romanzo grafico come si traduce talvolta da noi – è particolare. In realtà non si distingue dal fumetto, da cui senz’altro deriva, se non per una maggiore complessità e lunghezza del racconto. Ma è implicito anche un concetto di autorialità: laddove il fumetto seriale implica magari l’alternanza di più mani e di più teste, il romanzo grafico presuppone una trama più articolata e temi più adulti e complessi. Potremmo dire che sta al fumetto come l’opera sta alla canzone popolare. O come l’affresco al disegno. Nel caso di Bloodymilla, l’operazione è particolare. Alle sue spalle stanno più elementi, in primis l’omaggio al fumetto italiano anni ’70: qualcuno certamente ricorderà fumetti come Sukia, Jacula, Zora la Vampira o Lucifera (e naturalmente Vampirella, che però italiana non era).Come Tarantino ha omaggiato il pulp, catturandone lo spirito ma elevandolo a un nuovo livello, Barbara Baraldi omaggia così una tradizione nostrana – quella del fumetto nero-erotico - trasformandola in un’opera di più alto respiro e “sacrificando” il lato porno a favore di un’eleganza della seduzione e di una complessità narrativa assai più stimolanti.Complici naturalmente anche i disegni di Elena Cesana e Roberta Ingranata, due valide giovani fumettiste e disegnatrici milanesi che hanno saputo alla perfezione recuperare un certo coté sexy senza volgarità ma pur sempre assai intrigante.
DEMONE CONTRO I DEMONIFedele alla tradizione pulp Bloodymilla è bellissima: una creatura selvaggia, dai capelli lunghi e candidi e dagli occhi vitrei e chiarissimi. A vampirizzarla fu un demone, in una notte lontana, eppure lei non ha aderito alle fila del male: anzi usa i suoi poteri contro i suoi stessi simili. È proprio quel che dovrà fare in questa vicenda, che la vede alla ricerca della sorella Tenebra, scomparsa molti anni addietro: un viaggio verso Firenze costellato da incontri per nulla rassicuranti con figure spettrali e inquietanti.Un avventura da leggere e gustare con gli occhi che offre agli appassionati dei fumetti e a quelli dei vampiri pane “per i loro denti”.
LA TRILOGIA STEAMPUNK
Paul Di Filippo
Delos Books
Odissea DelosBooks
pagg. 320
euro 14,90
Preparatevi a un viaggio straordinario. Si va all’indietro nel tempo, per incontrare il futuro di allora. Si viaggerà nella storia, per incontrare il fantastico. Si finirà nell’Inghilterra vittoriana, per scoprirla radicalmente diversa. Abbandonate giudizi e pregiudizi.
Se non avete ancora incontrato lo steampunk, preparatevi a stupirvi.
La vostra guida a questo incontro con un sottogenere straordinario della fantascienza è la Trilogia Steampunk di Paul Di Filippo, che arriva nelle librerie per i tipi di Delos Books: un regalo eccezionale da fare a voi stessi e agli amici lettori. Di ogni genere: perché qui è proprio con i generi che si gioca.
IL FUTURO PRIMA DEL FUTURO
È naturale che la parola steampunk evochi il cyberpunk, che ha avuto storicamente una maggiore diffusione. Tuttavia non è giocando su questa contrapposizione che si definisce lo steampunk, che vanta un proprio percorso e che una discreta storia alle spalle.
Sicuramente la prima definizione è quella crono-tecnologica: è la parola stessa steam (vapore) che fa riferimento a un preciso momento storico, quello delle prime macchine mosse appunto a vapore, prima dell’invenzione del motore a scoppio e prima delle applicazioni industriali dell’elettricità. Eppure i romanzi steampunk non sono romanzi storici, né tanto meno elaborazioni fantasy d’ambientazione storica. Sono fantascienza pensata nel passato, senza copiare la fantascienza del passato. Sono quindi lavori che parlano del retrofuturo - il futuro di una volta – e che hanno una precisa unità estetica (occhialoni, dirigibili, corsetti vittoriani e scafandri in cuoio e ferro stanno tutti bene in un romanzo steampunk) senza essere riducibili a essa.
Sono insomma un miscuglio straordinario e fecondo che rappresenta un filone a sé nella fantascienza o, in questo caso, nella science-fantasy. E che per molti è ancora tutto da scoprire.
UNA GUIDA D’ECCEZIONE
Se così siete tra coloro che non si sono mai avventurati nel mondo dello steampunk, la trilogia di De Filippo è un’occasione unica e splendida. Noto per essere uno scrittore eclettico e originale, davvero imprevedibile, De Filippo è estremamente apprezzato per i suoi racconti e romanzi brevi, dei quali i tre della trilogia sono tra i più acclamati: tre romanzi brevi ambientati nel diciannovesimo secolo che vi porteranno in avventure piene di arguzia, ironia e maestria. Un collage spassoso e unico che vi immergerà in un genere del quale, molto probabilmente, non riuscirete più a fare a meno.