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Ma oggi, metto un istante in disparte il mio lavoro per parlare sopra l'incompetente e proterva ignoranza. Frase complicata e di difficile comprensione, come si può essere incompetenti e protervamente ignoranti? Semplice, è sufficiente ottenere l'incarico di Presidente della Repubblica, comperandolo con i soldi rubati alla parte più misera della popolazione grazie agli esorbitanti interessi bancari ed al mancato aggancio all'inflazione reale del salario dei citati derelitti, che non potendo giungere a fine mese con il proprio salario sono costrettia chiedere prestiti ai ladroni (ops. scusate, è stato un lapsus) alle banche.
Ma cosa avrà scatenato la mia verve odierna? Un articolo scritto apparso su uno noto portale italo-brasiliano, che dovrebbe parlare principalmente di musica e affini, ma da quando quando è iniziata la campagna elettorale brasiliana è diventato un organo del Partito dos Trabalhadores del Brasile.
L'articolo in questione si riferisce ad un intervento alla lotta contro il cancro, tenuto dalla ex-rapinatrice Dilma Roussef, attualmente presidente del Brasile, dove tra un melanoma e un carcinoma ha ritenuto estremamente intelligente richiedere il "cessate il fuoco" ad alcune potenze occidentali, che stanno cercando di difendere le migliaia di civili che il suo "fratello" Muammar Gheddafi vuole allegramente trucidare, alcuni magari con le sue proprie mani.
Secondo l'articolo, la ex-terrorista ha dichiarato: «Questa é la nostra posizione da che abbiamo votato in seno alle Nazioni unite. Ossia, a favore di una soluzione pacifica», ricordando anche che il "suo" paese, come la Germania, la Cina e la Russia si sono astenuti alla votazione del Consiglio di Sicurezza, che autorizzava l'intervento armato in Libia.
Ma lo stesso articolo riportava le dichiarazioni del Ministro della Giustizia brasiliano, José Eduardo Cardozo, anche lui del Partido dos Trabalhadores, che blaterava: "Il Brasile si sta comportando in modo assolutamente coerente rispetto alle posizioni che difende tradizionalmente" e un "paese che è sovrano si fa rispettare nelle proprie relazioni internazionali". e l'articolo concludeva informando che anche Luiz Inácio Lula da Silva ha condannato i bombardamenti in Libia, esprimendo solidarietá alla posizione difesa dal Brasile nel Consiglio di sicurezza.
Qui mi vengono in mente varie considerazioni, che riduco per non annoiare i lettori e per non rubare troppo tempo al mio lavoro principale.
Partendo dalla Dilma, che afferma di fornire la "posizione ufficiale", io mi chiedo, ufficiale di chi? del PT brasiliano, del Forum di San Paolo, di Chavez, di Castro??? Quando mai la Dilma ha avuto una posizione ufficiale, visto che è stata forse l'unica ad essere cacciata da partito per incompetenza, rientrata solo grazie al potere di suo marito. L'unica attività commerciale, aperta nel momento del suo allontanamento coatto dalla politica è durata pochi mesi con una perdita enorme, rimpinguata dal ricco marito.
Quando è che la Dilma ha compreso che la soluzione si ottiene pacificamente, questo non lo sapeva quando butto una bomba a Mario Kosel Filho, sventrandolo. Alle spalle, perché non aveva neppure il coraggio di guardarlo in faccia. Da che pulpito viene la predica??
Ma guardando ai tempi più moderni, mi sconquasso dalla risate quando leggo "Il Brasile si sta comportando in modo assolutamente coerente rispetto alle posizioni che difende tradizionalmente" e un "paese che è sovrano si fa rispettare nelle proprie relazioni internazionali". Ma se il Brasile ancora stanno proteggendo un dittatore, ed è intervenuto pesantemente negli affari interni di uno stato sovrano che rispettava la propria costituzione, volendo imporre la volontà del più forte.
La mania di grandezza di Lula, mal scopiazzatore, degli USA ha solo reso ridicolo il Brasile in tutte le cancellerie mondiali, anche quelle che si professano amiche. Ed ora viene a ricordare che gli stati sono sovrani. "Ma mi faccia ridere!!!"
L'ultimo pensiero e poi concludo. E vado a vedere di nuovo la bombarola Dilma la quale rammenta agli ammalati di cancro di Manaus, che poverini devono stare ad ascoltarla, che il "suo" paese, come la Germania, la Cina e la Russia si sono astenuti alla votazione del Consiglio di Sicurezza, che autorizzava l'intervento armato in Libia.
Ridicolaggini senza senza. Chi si astiene alla votazione è notorio che accetta preventivamente qualunque risultato. Se voleva essere coerente (cosa impossibile) doveva dare un voto contrario, che valeva come il due di picche quando briscola è bastoni, ma era un segnale reale della "sua" volontà, che non è necessariamente la volontà popolare.
Premesso ciò, Cina e Russia si sono astenuti per ovvi motivi economici. Se vince Gheddafi avranno petrolio a iosa, se perde, ci siamo astenuti, quindi eravamo favorevoli alla maggioranza. Paragonare il servilismo brasiliano alla fame di petrolio di Cina è Russia è cosa che può passare solo nel ridotto neurone dei capi del PT.
Questo testo avrebbe trovato una più corretta collocazione tra i commenti del citato articolo, ma non lo inserito, in quanto i miei interventi da tempo sono cancellati, in forza al diritto del più forte. E alla faccia del diritto alla libera espressione del pensiero, libertà non riconosciuta da dittatori e simili.
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