Segnali di fine corsa?
Bene Ferragamo, ma ancora una volta è Campari il titolo del giorno. Positivo, ma non brillante il comparto bancario, Giù Prysmian, Unipol e Terna.
Positive anche oggi le Borse europee, sale in particolare Francoforte, il Dax (-1,1%) ha superato quota 11.000 punti, non accadeva oltre tre mesi, ma fate attenzione perché questo è chiaramente un indice sopravvalutato. Oggi, ad esempio, gran parte del guadagno è stato dovuto alle performances di Volkswagen (+4,2%), Lufthansa (+3,7%), EON (+2,7%) e ThyssenKrupp (+2,5%), tutti titoli sui quali occorrerebbe essere molto prudenti.
Quarto rialzo di fila anche per il londinese Ftse 100 (+0,8%), mentre il Cac 40 (+0,2%) di Parigi ha oggi limitato i guadagni, ma anche in questo caso occorre essere prudenti, l’economia francese, già in piena crisi, non avrà certo un impulso per quanto sta accadendo nella capitale.
Ed arriviamo al Ftse Mib (+0,45%), positivo, ma debole, il nostro indice di riferimento, infatti, ha terminato le contrattazioni ad un livello inferiore rispetto a quello di apertura.
La seduta non ha convinto, certo abbiamo avuto alcune buone performance, ma in generale sono sembrati acquisti mirati, come se il mercato fosse improvvisamente diventato selettivo.
Maglia rosa a Salvatore Ferragamo (+2,95%) un titolo che ultimamente è diventato “speculativo”, alle sue spalle l’irrefrenabile Campari (+2,93%) il cui ennesimo record storico dimostra a chi avesse ancora dei dubbi in proposito, che gli Amministratori Delegati, in una azienda, sono determinanti, e Bob Kunze Concewitz è probabilmente il migliore oggi in circolazione in Italia.
Nuovo massimo dell’anno per A2A (+2,42%) tornato sopra quota 1,3 euro dopo oltre sette anni.
Positivo anche il comparto del risparmio gestito con Azimut (+2,06%) e Mediolanum (+1,45%), mentre ha subito anche oggi qualche presa di profitto Anima Holding (-0,52%).
Continua a mantenersi su livelli di eccellenza Yoox Net-a-Porter (+1,81%) che ha preceduto il miglior bancario di giornata, cioè Mediobanca (+1,69%).
Il comparto principe del nostro indice di riferimento, come è già accaduto diverse volte, è risultato positivo, ma non ha brillato, comunque ci sono state solo frecce verdi ad eccezione di Banca MPS (-0,21%).
Un solo titolo ha lasciato sul terreno oltre un punto percentuale, si tratta di Prysmian (-1,01%) che rimane sopra la media delle quotazioni dell’ultimo anno, ma invia segnali di debolezza, così come fa Unipol (-0,96%).
Negativo Terna (-0,73%) ma la chiusura è avvenuta molto distante dai minimi di giornata ed infine non poteva sfuggire alle prese di beneficio Buzzi Unicem (-0,64%) che ha la necessità ora di tirare un po’ il fiato dopo aver corso quasi ininterrottamente per tutto l’anno.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro